Nino Gandini

Città Alta è sempre meno dei bergamaschi: per ogni residente ci sono 220 turisti

A 95 anni continua a impegnarsi per il borgo dentro le Mura, dove vive dal 1970, quando gli abitanti fuggivano verso i quartieri e i condomini

Città Alta è sempre meno dei bergamaschi: per ogni residente ci sono 220 turisti

di Paolo Aresi

Nino Gandini non si arrende, ha compiuto le novantacinque primavere (lo hanno festeggiato piantando un olivo, regolarmente autorizzato, sulle Mura, c’era anche il vicesindaco) e continua a impegnarsi per Città Alta.

Abita dal 1970 in via San Giacomo e da subito ha partecipato alle riunioni di quel gruppo di impegno civico voluto da Giuliano Mazzoleni che difendeva l’antica città dal degrado e dal disinteresse del Comune. Erano gli anni in cui in tanti fuggivano dal colle. Nel 1951 gli abitanti dentro le Mura erano ottomila, nel 1971 quattromila. Oggi sono circa duemila e seicento (compreso Borgo Canale).

Nino Gandini è ancora in buona forma, sorride davanti al caffè che ha preparato, qui nella sua casetta che conserva le porticine originali in legno e vetro, i vecchi mattoni. Nessuna ristrutturazione, soltanto manutenzione nella sua casa.

Perché non ha ristrutturato? Perché non ha messo le piastrelle o costruito un corridoio?

«Perché a me e a mia moglie Kerstin piace così, i muri antichi e le stanze comunicanti ci dicono che non siamo soli, che veniamo da una storia, che tanta gente ha vissuto qua prima di noi».

Nino Gandini

Lei ha novantacinque anni e ancora si impegna per Città Alta.

«Città Alta è la mia casa, la casa della mia famiglia, come potrei non impegnarmi? Adesso si è formato questo nuovo Comitato di residenti e io cerco di dare un contributo. È per via di un senso etico che mi hanno trasmesso in particolare due persone, oltre alla mia famiglia di origine: mia moglie Kerstin e Giuliano Mazzoleni che in quella Città Alta degli anni Settanta riuscì a realizzare un gruppo che andava oltre le appartenenze dei singoli partiti per il bene del posto dove vivevamo. Giuliano è stato un uomo di grande valore, un esempio per me. È morto pochi anni fa».

I residenti sono preoccupati per l’invasione dei turisti.

«Sì, è vero. Ho elaborato un documento che si basa su una serie di dati. Visit Bergamo ha valutato la presenza turistica a Bergamo di un milione e ventimila persone nel 2023. Ho fatto dei calcoli e scoperto una pressione di 8,4 turisti per abitante per Bergamo; per Città Alta siamo a 220 turisti per residente (…)

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