L'editoriale di Jacobelli

Dea lenta e macchinosa, fisicamente in ritardo. Ma il gran ballo è appena cominciato

È andata benissimo all'Atalanta contro l'Udinese, visto il punto conquistato e la prestazione. Il filotto di sfide importanti è appena iniziato

Dea lenta e macchinosa, fisicamente in ritardo. Ma il gran ballo è appena cominciato
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di Xavier Jacobelli

Considerato come si erano messe le cose, soprattutto nel primo tempo, all'Atalanta in Friuli non è andata bene. È andata benissimo, perché d'oro è il punto strappato all'Udinese in gran spolvero che ha ottenuto il quarto risultato utile di fila, mentre la Dea ha inanellato il quattordicesimo.

La squadra di Gasperini non perde in campionato dal 24 settembre; due pareggi consecutivi non li collezionava dal periodo aprile-maggio 2022 (Torino e Salernitana) e, questa, è la seconda gara stagionale in cui il secondo attacco del torneo resta a secco.

I friulani smaniavano dalla voglia di cancellare la sconfitta dell'andata e l'hanno messa in campo tutta. Meritavano nettamente di vincere, il pareggio va molto stretto a loro e a Runjaic, che ha tatticamente impostato il confronto in modo magistrale, ricevendo alla fine anche il cavalleresco apprezzamento di Gasp.

Inequivocabile l'andamento della partita. Sin dall'inizio, ha visto la squadra bianconera pressare la Dea, imponendole un ritmo forsennato e tagliando le linee di rifornimento a De Ketelaere e Lookman, in un attacco sterilizzato anche dall'assenza del capocannoniere Retegui. Pure l'Udinese non aveva una punta centrale, essendo indisponibili sia Lucca sia Davis, ma il movimentismo di Sanchez e i tocchi di Thauvin hanno ripetutamente messo in difficoltà la difesa bergamasca che, dopo 25', ha perso Djimsiti per infortunio. L'ha sostituito Hien, fra i migliori nel girone d'andata, inopinatamente spesso in difficoltà a Udinese.

Troppi i passaggi sbagliati dall'Atalanta, apparsa lenta e macchinosa, atleticamente in ritardo rispetto agli avversari, nonostante fossero trascorsi nove giorni dalla semifinale di Supercoppa persa con l'Inter. Per sua fortuna, Carnesecchi è sempre il portiere da Nazionale impostosi all'attenzione generale dall'inizio della stagione. Una volta di più, hanno illustrato lo stato di grazia del ragazzo cresciuto nell'eldorado di Zingonia il riflesso felino grazie al quale ha detto no a Bijol e l'intervento su Lovric dopo il palo e la traversa colpiti da Sanchez in rapida successione. Sava, invece, ha dovuto aspettare l'ultimo minuto di recupero della ripresa per opporsi alla conclusione di Samardzic, vicinissimo al beffardo gol dell'ex.

Sarebbe stato troppo per l'Udinese, che aveva visto l'Atalanta calciare il primo angolo soltanto al 65', dopo il primo tempo in cui i nerazzurri non avevano fatto un tiro in porta. Un'annotazione decisamente sorprendente per chi, nelle 18 partite prima di Udine, aveva realizzato 43 reti in campionato (63 con le coppe). Tant'è. Il ciclo di ferro è cominciato con un risultato comunque positivo per la Dea, che nell'arco di quattro giorni ospiterà a Bergamo la Juve (14 gennaio) e il Napoli (18 gennaio). Il gran ballo è appena cominciato.

Commenti
Gasp

Chi ci mettereste li in mezzo ? Pasalic e’ sempre stanco non dorme di notte, il bresciano e’ quello, che e’, Scalvini e’ convalescente. Luca non vuole spendere. Mica posso far sempre miracoli.

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