Momento poco brillante, ma la tenuta fisica non è un problema: tocca rialzare la testa

di Fabio Gennari

Cagliari, Empoli, Lazio e Udinese. Tralasciando l'Inter in Supercoppa, l'Atalanta ha giocato quattro partite in cui è sembrava molto meno "Atalanta" rispetto a prima. Non parliamo di risultati, quelli continuano a essere ottimi: con 11 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 14, c'è poco da dire sul rendimento atalantino.

Piuttosto, sono i primi tempi a non convincere. Tutte e quattro queste sfide sono state approcciate dalla squadra nerazzurra senza il solito grande impatto. Facendo fatica, con Carnesecchi protagonista.

Proprio questa valutazione, che parte analizzando le partite giocate da metà dicembre, contrasta la teoria secondo cui si sia in una fase di super lavoro. Anche Gasperini l'ha esclusa, da Zingonia non arrivano segnali di un lavoro particolarmente intenso e il fatto che praticamente tutte queste sfide si siano chiuse con la Dea in avanti e spesso in gol fa pensare che sia diverso il piano su cui si sta sviluppando la flessione nerazzurra nelle prestazioni.

L'Atalanta domani (14 gennaio) affronterà la Juventus e sabato (18 gennaio) il Napoli. Recuperare Retegui e Cuadrado sarà importante, così come ritrovare lo smalto e lo spirito dei giorni migliori. Non c'è una ricetta, nessuno ha la bacchetta magica e da queste parti conosciamo solo una strada: il lavoro. Dunque avanti senza paura alla ricerca di prestazioni più convincenti fin dal primo minuto.