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Festival
Bergamo Jazz, la 46esima edizione. Ottanta artisti e “suoni di gioia”
Carrellata di star internazionali nelle quattro giornate di musica, raccolte sotto il titolo “Sounds of Joy” voluto dal direttore artistico Joe Lovano
di Clara Scarpellini
“Sounds of Joy”. Così il direttore artistico Joe Lovano ha deciso di intitolare la 46esima edizione di Bergamo Jazz, in scena dal 20 al 23 marzo. Il programma è stato presentato il 14 gennaio dalla Fondazione Teatro Donizetti e si conferma di respiro assolutamente internazionale. Oltre ai grandi palcoscenici del Teatro Donizetti e del Sociale di Città Alta, la kermesse invaderà piccoli teatri, musei e locali trasformati per l’occasione in intimi club.
Con oltre ottanta artisti, il programma celebra anche la creatività italiana e si caratterizza per una significativa presenza femminile. Ma la musica non sarà l’unica protagonista: questa edizione incrocia come al solito anche il cinema (e la danza). L’inaugurazione del 16 marzo avviene con un evento speciale in collaborazione con Bergamo Film Meeting: prima verrà proiettato il film “Il coltello nell’acqua”, primo lungometraggio di Roman Polański con le musiche del pianista Krzysztof Komeda (ore 15.15), poi avverrà la sonorizzazione dal vivo, da parte del bassista Danilo Gallo, della pellicola di Ernst Lubitsch “Kohlhiesels Töchter (Due sorelle)” del 1920.
Anche quest’anno, il festival dedicherà spazio alla formazione dei giovani. Tra il 18 e il 20 marzo, gli studenti delle scuole secondarie avranno l’opportunità di esplorare l’improvvisazione jazz, guidati dal pianista Claudio Angeleri. Lunedì 24 marzo, invece, sarà il turno dei più piccoli, con un’esibizione dedicata alle musiche di Walt Disney. Un evento che avrebbe dovuto vedere la partecipazione del trombettista Emilio Soana, scomparso improvvisamente la notte del 13 gennaio.
Jazz al Donizetti e al Sociale
Il 21 si parte al Donizetti con il duo di Dave Holland e Lionel Loueke, che fungono da apripista alla Wayne Shorter Legacy. Il giorno successivo ecco i The Cookers (foto d'apertura), preceduti da quello del più internazionale dei jazzisti italiani, Enrico Rava, ex direttore artistico del festival. Domenica 23 sarà scandita dall’arrivo del chitarrista Marc Ribot e dal ritorno dopo dieci anni di una delle più carismatiche voci femminili, Dianne Reeves.
Due gli appuntamenti al Sociale, il primo dei quali, la sera di giovedì 20 marzo, proporrà dapprima il trio Tributes e quindi, in esclusiva italiana, Lizz Wright, tra le più intense voci nere di oggi. Domenica 23 ci sono gli Stick Men, con il bassista e massimo virtuoso Tony Levin, il chitarrista tedesco Markus Reuter e il batterista Pat Mastelotto.
Stick Men
Lizz Wright
Jazz in città
Bergamo Jazz entra ancora una volta nei piccoli teatri e nei musei. Ad aprire la serie di concerti sparsi per la città sarà, giovedì 20 marzo al Teatro Sant’Andrea di Via Porta Dipinta, il pianista cubano Aruán Ortiz. Stessa sede per il concerto che domenica 23 avrà come protagonisti il contrabbassista inglese Barry Guy e la pianista catalana Jordina Millà. Anche l’Auditorium di Piazza della Libertà farà da cornice a due appuntamenti, con La Via del Ferro (venerdì 21) e il Dialect Quintet (sabato 22).
Aruan Ortiz
Calvanelli - Sutera
Millà-Guy
Ancora il 22, ma all’Accademia Carrara, è in scaletta il duo della fisarmonicista Sara Calvanelli e della violinista Virginia Sutera. Altra primizia per l’Italia, domenica 23 alla Sala Piatti sarà il duo pianistico della greca Tania Giannouli e l’elvetico Nik Bärtsch.
Spazio infine a “Scintille di Jazz”, dedicato ai giovani talenti. Cinque i concerti in cartellone distribuiti in vari locali: Circolino di Città Alta (giovedì 20), ristorante Legami Sushi&More (venerdì 21), Daste (sabato 22), Nxt Bergamo, cioè piazzale degli Alpini (venerdì 21 e sabato 22).
