Teatro

Cinquemila anni di grande Cina nel kolossal di Shen Yun Danza

La compagnia di performing arts fondata a New York (ma ripudiata da Pechino) al Donizetti per tre spettacoli già sold out

Cinquemila anni di grande Cina nel kolossal di Shen Yun Danza
Pubblicato:
Aggiornato:

Se chiedete un francese e tirerà in ballo Luigi XIV, Beauchamp e Noverre. Un italiano invece vi parlerà del Rinascimento, citando illustri figure come Viganò e Blasis. Ma anche i cinesi rivendicano la paternità della danza classica, aprendo un dibattito che richiama quello culinario sulla vera origine degli spaghetti: li avrebbe importati Marco Polo durante i suoi viaggi sulla Via della Seta, altro che italiani.

Tornando sulle punte, è la compagnia Shen Yun Performing Arts che oggi porta avanti con forza questa rivendicazione direttamente sul palcoscenico. Il gruppo promuove l’eredità della danza classica cinese, una forma artistica che, agli occhi di un pubblico inesperto, appare più acrobatica ma non del tutto distante da quella occidentale.

17647descărcare--1-
Foto 1 di 2
a3c338f3-ad8a-4c1d-ae7f-880a6a226fae-IMG_Shen_Yun_1_1_IUO484V1_L
Foto 2 di 2

Certo, questa Cina proposta da Shen Yun ha un’origine sorprendente, globalizzata: la compagnia è stata fondata nel 2006 a New York e ha un anelito anticomunista ben dichiarato. Questo l’ha resa invisa alla Repubblica Popolare di Xi Jinping ma molto apprezzata in Occidente, dove i suoi spettacoli fanno il tutto esaurito un po’ ovunque. Anche al Donizetti di Bergamo, dal 22 al 24 gennaio, nonostante i prezzi non siano per niente popolari.

Il titolo attualmente in tour in Italia si intitola “La Cina prima del Comunismo”. Una produzione che mescola danza, canto e recitazione in un kolossal che reinventa il passato cinese con scenografie mozzafiato ed effetti speciali. L’ambientazione è un tripudio di maestose architetture imperiali, sete scintillanti e cromie vibranti, dal rosa pallido al verde smeraldo.

I danzatori di Shen Yun, eleganti e tecnicamente impeccabili, portano in scena un universo artistico senza compromessi. In venti atti, lo spettacolo ripercorre cinquemila anni di storia, dalle dinastie più antiche come quella di Huang Ti, l’Imperatore Giallo, fino alla sontuosità della corte Tang e alla raffinatezza dei Qing.

Ma l’idillio è bruscamente interrotto dal racconto della Rivoluzione culturale di Mao Zedong, rappresentata come una forza distruttiva che ha annientato la tradizione millenaria per imporre una visione radicalmente nuova della Cina.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali