Gasperini-Conte, il confronto tra due mister che condizionano le scelte dei giocatori

di Fabio Gennari

Per motivi diversi, con storie alle spalle diverse, Gian Piero Gasperini e Antonio Conte oggi sono due allenatori affermati che "spostano" le scelte dei giocatori che allenano. Li condizionano, quando la società cerca nuovi elementi la loro presenza in panchina pesa molto. Non per lo stesso motivo, ma con lo stesso fine: crescere, migliorare, possibilmente vincere. Il confronto tra trofei (da allenatori) è impari, perché dice 8 a 1 per l'attuale tecnico dei partenopei. Ma la storia è in evoluzione.

Gasperini, con il successo in Europa League, ha sublimato un'esperienza che ha stravolto (e continua a cambiare) il calcio a Bergamo. Anzi, da Bergamo a diversi altri posti in Italia e in Europa. Si chiama influenza.

Chi viene all'Atalanta trova una grande società e un allenatore che migliora. Il mix è formidabile e i giocatori lo sanno. Se devi rilanciarti, poi, tutto è ancora più intrigante. Gli esempi sono decine e vengono confermati sia in fase di arrivo che poi di cessione.

Conte ha fato bene alla Juventus, all'Inter e al Chelsea. All'inizio della sua carriera ha avuto difficoltà, pure a Bergamo, ma ha conquistato una promozione a Siena, ad esempio. Oggi è un tecnico pratico, punta al risultato con grande pragmatismo e i giocatori che lavorano con lui lo scelgono (anche) per questo. Qualche esempio? Lukaku è praticamente un suo uomo, McTominay ha lasciato il Manchester United per giocare da protagonista ed è andato dove di coppe europee, quest'anno, non se ne giocano. Idem Buongiorno. Sono scelte importanti, con i due tecnici in prima linea a guidarle.