Contro lo Sturm Graz ottocento gare da presidente dell'Atalanta per Antonio Percassi
Una giornata storica per il club, i tifosi e - soprattutto - l'uomo che ha preso la squadra e l'ha resa qualcosa di unico al mondo
di Fabio Gennari
Grazie, 800 volte grazie ad Antonio Percassi. Questa sera (21 gennaio), nella gara di Champions League contro gli austriaci dello Sturm Graz, il numero uno dei nerazzurri festeggerà la partita numero 800 da punto di riferimento del club.
Un'esperienza divisa in tre grandi momenti: la prima presidenza - senza detenere però la proprietà - tra il 1990 e il 1994; l'acquisizione della maggioranza nel 2010 con il ruolo di presidente e proprietario della società; la "condivisione" del percorso con il socio americano Steve Pagliuca che, dal 2022, è entrato in società.
Un viaggio lunghissimo, un amore smisurato per i colori nerazzurri che oggi tocca le 800 partite e con un'altra curiosità che aggiunge motivazioni a motivazioni per superare lo Sturm Graz: dovesse arrivare un successo, sarebbe la vittoria numero 350 per l'Atalanta di Percassi. Gli altri numeri sono grandiosi: oltre alle 349 vittorie, in 799 partite sono arrivati 209 pareggi e 241 sconfitte, con 1.246 gol segnati e 968 subiti. Per dire, il secondo presidente più longevo al timone della società è stato Turani che si è fermato a quota 698.
Oltre ai risultati di campo, Antonio Percassi ha segnato la storia dell'Atalanta con tre scelte che sono significative della sua presidenza: Mino Favini, storico responsabile del settore giovanile, è arrivato a Bergamo proprio per scelta del 71enne presidente di Clusone; poi c'è stata la trovata della maglia nerazzurra che viene donata a ogni bambino che nasce a Bergamo; infine, il progetto di riqualificazione dello stadio, che è terminata la scorsa estate. Anche per questo un "grazie" è doveroso. Anzi, è il minimo.