Un'altra edicola chiusa a Torre Boldone: è davvero «un mondo che finisce»
In piazza Papa Giovanni XXIII. Sbigottiti e rammaricati i cittadini. «I bimbi correvano a comprare i fumetti, le figurine»

di Andrea Carullo
C’è una piaga che serpeggia fra i Comuni italiani e Torre Boldone non fa eccezione: la chiusura delle edicole.
Recentemente ha infatti chiuso una delle ultime tra quelle che erano sopravvissute, quella in piazza Papa Giovanni XXIII. Complice l’avvento di Internet, la crisi dell’editoria, la fruizione gratuita (o pirata) dei contenuti su social e simili, sta di fatto che anche questo storico esercizio di Torre non ce l’ha fatta a reggere, con sommo dispiacere di proprietari e cittadini.
Tante le persone che hanno accusato il colpo una volta appresa la notizia, quasi come se quel piccolo locale fosse stata una persona in carne e ossa. In molti hanno condiviso i loro personali aneddoti, come chi dice: «Non ricordo più quante enciclopedie e corsi completi ho acquistato a fascicoli settimanali». Oppure chi ci portava i bambini che «correvano all'edicola e insieme al nonno compravano un fumetto o i Gormiti».
E chi è da tanto a Torre si ricorda bene della Mimma, che gestì l’edicola per molti anni, della sua gentilezza e di come «sapeva con esattezza cosa un cliente volesse comprare quel giorno e, se non passava, lo metteva da parte e glielo teneva via».
Affettuoso il commento dell’assessore Enrico Artifoni (...)