di Fabio Gennari
Daniel Maldini è un nuovo giocatore dell’Atalanta, manca solo l’annuncio ufficiale. L’attaccante del Monza, figlio d’arte, è stato preso per 13 milioni di euro ed è significativo che la società orobica abbia deciso di affondare il colpo già in questa sessione anticipando la concorrenza che, si dice, era molto agguerrita. Il dettaglio interessante è questo: per acquistare Maldini, da luglio, si sarebbe attivata una clausola di 12 milioni: i nerazzurri hanno accelerato e anticipato tutti per non farsi soffiare un ragazzo che a Zingonia piaceva parecchio e da tempo.
Con l’innesto di Maldini e la partenza di Zaniolo, l’Atalanta che ha recuperato Scamacca e nel giro di due settimane abbondanti dovrebbe riavere anche Lookman si ritroverà con 6 attaccanti per 3 posti, con questo scenario i 13 milioni spesi per l’ex Monza sono ancora più emblematici: se c’è un profilo che piace, se la società che ne detiene il cartellino accetta di venderlo e il giocatore viene volentieri a Bergamo, il discorso economico (senza fare follie, in piena filosofia Atalanta) passa in secondo piano.
In questo ultimo fine settimana di mercato la società sta cercando un difensore perché Scalvini sarà operato e starà fuori 3 mesi. Non è semplice, di profili importanti che possano misurarsi ai livelli che l’Atalanta ha raggiunto non ce ne sono molti e chi li ha difficilmente apre alla cessione. Basta guardarsi in giro e vedere quante difficoltà hanno, tutte le compagini di livello del nostro calcio, a rinforzarsi in difesa. I contatti e la ricerca dell’operazione giusta sono continui, a Zingonia la necessità è ben chiara.