Il dramma

La famiglia, l'azienda, il calcio: chi era Carlo Mombrini, il 57enne travolto e ucciso sulla Brebemi

L'uomo, ingegnere, era molto noto a Caravaggio, dove era nato e cresciuto e dove portava avanti l'azienda di famiglia. Il ricordo della comunità

La famiglia, l'azienda, il calcio: chi era Carlo Mombrini, il 57enne travolto e ucciso sulla Brebemi
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Si trovava fermo in una piazzola di sosta lungo l'autostrada Brebemi, nel tratto tra Calcio e Antegnate. All'improvviso, un camion lo ha travolto, uccidendolo. Ha perso così la vita, ieri (lunedì 10 febbraio), Carlo Mombrini, 57 anni, di Caravaggio.

Era molto conosciuto a Caravaggio

L'uomo era molto conosciuto nel Comune di residenza. Ingegnere di professione, era figlio dello storico presidente della società calcistica locale Us Caravaggio, nonché titolare dell'azienda di famiglia situata in via Leonardo da Vinci, nell'area industriale di via Panizzardo.

Era spostato e padre di due figli, Maria e Giovanni, e lascia nel dolore anche la madre Giusi e la sorella, Ombretta. Come riporta PrimaTreviglio, la salma del 57enne è stata composta nella camera ardente nell'abitazione in Largo Donatori di sangue 12 a Caravaggio. I funerali sono in programma per giovedì 13 febbraio, alle 14, nella chiesa parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico.

Travolto da un camion

L'incidente che ha ucciso Mombrini è avvenuto alle 6.30 circa di ieri. L'ingegnere, per motivi ancora da appurare - forse un problema alla vettura -, si era fermato nella piazzola di sosta ed era sceso dal mezzo, si pensa per verificare le condizioni dell'auto o per chiamare i soccorsi. Proprio in quel momento, un grande autocarro che stava percorrendo l'autostrada in prima corsia è sbandato e lo ha preso in pieno, trascinandolo per alcuni metri e interrompendo la sua corsa solo contro le barriere fonoassorbenti.

Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco di Romano di Lombardia, due automediche e due ambulanze in codice rosso. Il conducente del mezzo, un cittadino rumeno, è stato soccorso dal personale della Croce rossa di Palazzolo e trasferito in ospedale a Chiari in codice giallo. Per Mombrini, invece, non c'era più nulla da fare. Sui fatti sta indagando la polizia stradale di Chiari.

Il ricordo della comunità

Diverse le reazioni delle persone che conoscevano il 57enne, molte raccolte da PrimaTreviglio. Queste le parole del sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini: «Ci si vedeva a scuola e nel tempo libero o alle feste. Avevamo la stessa passione per il calcio. Era una persona educata, non perdeva mai la pazienza, aveva nel sorriso e nella gentilezza i suoi tratti distintivi. Un duro colpo. Rivolgo alla famiglia le mie più sincere condoglianze».

L'ex primo cittadino di Caravaggio, Giuseppe Prevedini, era cugino della moglie di Mombrini, Rachele Stagnati: «È assurdo che una persona come Carlo sia morta in questo modo. Tra l'Italia e l'estero, penso che percorresse centinaia di migliaia di chilometri ogni anno. Era una persona riservata ed educata, mai sopra le righe. Non l'ho mai sentito arrabbiato una sola volta. Un uomo d'oro. Siamo costernati». Anche Carlo Mangoni, presidente del Consiglio comunale, ha voluto ricordare il 57enne: «Un grande uomo, nella sua semplicità, gentilezza e umiltà, e un padre di famiglia molto dedito ai suoi cari».

Strazianti le parole, infine, di Ombretta, sorella della vittima: «Mi ha chiamato la polizia stradale e io e mia cognata siamo andate a Chiari. Abbiamo visto la scena dell'incidente... Una persona buona e un lavoratore, siamo cresciuti insieme e fino a oggi abbiamo vissuto porta a porta. Eravamo molto uniti. I nostri genitori, ottantenni, sono distrutti».

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