Ha truffato due anziane in Bergamasca: ai domiciliari un 26enne napoletano, fermato a Brescia
I raggiri risalgono al 13 settembre dello scorso anno, avvenuti a San Pellegrino Terme e a Castione della Presolana

C'era anche Bergamo tra le province colpite da un truffatore, un 26enne napoletano, che i carabinieri di Brescia hanno fermato ieri mattina, 12 febbraio, con una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Il 26enne, insieme a due complici (anche loro indagati), aveva preso di mira due abitazioni in cui vivevano due donne anziane, a San Pellegrino Terme e a Castione della Presolana, il 13 settembre dello scorso anno. Sono state proprio le due anziane, come riporta L'Eco di Bergamo, a riconoscerlo.
Il solito trucchetto del figlio
Il trucco era sempre lo stesso: con la scusa di un incidente, chiaramente mai avvenuto, del figlio, convincevano le persone anziane a farsi consegnare soldi e preziosi. Uno di loro si fingeva un carabiniere, al telefono fisso. L'altro un avvocato, al cellulare. Un altro ancora si presentava a casa a riscuotere, come emissario del Tribunale.
Quando il "bottino" non bastava, ecco che scattavano le minacce. Nel caso dei due colpi bergamaschi, l'uomo e i suoi complici si sono portati via migliaia di euro. Subito sono scattate le indagini, attraverso le quali era stato possibile individuare l'auto dei truffatori nel parcheggio di un hotel, a Brescia.
Con la scusa di un controllo, avevano identificato le persone che la stavano utilizzando. Avevano, poi, recuperato una parte della refurtiva. Ulteriori approfondimenti (casi simili sono avvenuti non solo a Brescia e Bergamo, ma anche in altre province) hanno portato all'ordinanza, eseguita dai carabinieri della stazione di piazza Tebaldo Brusato.