Cascano calcinacci dalla Torre del Gombito, intervengono gli specialisti per la sicurezza
Lo scorso 3 febbraio alcuni frammenti sono finiti in via Lupo e sulla Corsarola. Si fanno valutazioni anche sulla mantovana
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Dopo il distacco di pietre e calcinacci della Torre del Gombito a Bergamo, il 3 febbraio scorso, il Comune ha disposto un intervento d'urgenza a una squadra di restauratori, appartenenti alla ditta Ediliziaacrobatica, per rimuovere detriti e piante infestanti dalle pareti dell'edificio medievale.
L'intervento per la sicurezza
Un'operazione richiesta dall'assessore ai Lavori pubblici, Ferruccio Rota, che costerà intorno ai seimila euro e contribuirà a mettere in sicurezza sia via Lupo che la Corsarola, calandosi con delle funi lungo le mura verticali della costruzione e togliendo i frammenti tra i blocchi di pietra e la vegetazione dannosa.
Quando è avvenuta quest'ultima caduta di sassi in strada, le mantovane montate alla base della torre e all'ingresso dell'ufficio turistico non li hanno bloccati. Motivo per cui, intanto, la polizia locale ha anche emesso un'ordinanza per il restringimento della carreggiata in via Lupo, con spostamento dei pedoni sul lato opposto rispetto alla torre.
Valutazioni sulle mantovane
Oltre all'intervento dei tecnici specializzati, si sta valutando se rimuovere o ampliare le attuali mantovane para-sassi. Delle protezioni installate dopo che, a ottobre 2023, erano cascati per la prima volta dei calcinacci sulla strada. La decisione era arrivata data l'impossibilità di effettuare un restauro immediato della torre, situazione che tra l'altro rimane ancora oggi, data l'assenza di risorse.