Spaccata da Tiziana Fausti in centro a Bergamo, ladri arrestati durante un altro colpo
Grazie alle indagini, la polizia è riuscita a bloccarli mentre tentavano di svaligiare un negozio di alta moda a Livorno
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Un colpo dal valore di oltre 150 mila euro, tutti in abiti di alta moda e accessori di lusso. È questo, secondo quanto riferito dalla polizia di Stato, l'ammontare del bottino della spaccata avvenuta la notte del 24 gennaio in pieno centro a Bergamo, ai danni del noto negozio Tiziana Fausti. La notizia di oggi (14 febbraio) è che i presunti autori del colpo sono stati arrestati.
Le manette sono scattate in Toscana
Il blitz delle forze dell'ordine è avvenuto tra ieri e oggi ed è stato portato a termine in collaborazione dagli agenti di Bergamo e quelli di Livorno e Pisa. La banda di criminali, composta da sei uomini di nazionalità serba, è stata fermata infatti mentre stava realizzando una nuova spaccata al negozio di alta moda Gianni Cuccuini, che si trova in via Ricasoli 33 a Livorno. La polizia è intervenuta non appena tre dei malviventi, a bordo di un'auto rubata, hanno sfondato una vetrina dell'attività. Sul posto è stato subito bloccato uno dei criminali, mentre altri due sono scappati a bordo della vettura dopo aver cercato di investire due poliziotti.
Gli agenti sono risusciti a rintracciarne uno dei due poco distante dal luogo del furto e l’altro solo alle prime ore del mattino a Pisa, da dove i tre erano partiti e dove si era ricongiunto con altri due componenti della banda, i quali avevano dato supporto logistico nel colpo livornese. Il sesto e ultimo membro del gruppo criminali era stato arrestato sempre ieri notte, nei pressi del negozio colpito, mentre faceva da "palo".
Le indagini dopo la spaccata bergamasca
Il risultato raggiunto dalla polizia è frutto delle indagini partite proprio nella nostra città grazie alle immagini del colpo da Tiziana Fausti riprese dal sistema di videosorveglianza, sia pubblico che privato del negozio. Questi filmati, incrociati ad altri dati di natura telematica, hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e i movimenti della banda. In particolare, gli agenti hanno potuto appurare come i presunti autori del colpo fossero arrivati a Bergamo qualche ora prima del colpo, avessero compiuto una serie di sopralluoghi e avessero infine agito con estrema velocità. Subito dopo la spaccata, sono fuggiti verso il confine italo-sloveno. Quest’ultimo elemento è risultato decisivo per individuare alcuni componenti del gruppo criminale.
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Monitorando i loro movimenti (anche all'estero), infatti, gli agenti della Mobile hanno verificato che l’11 febbraio i criminali hanno fatto rientro in Italia, raggiungendo Pisa e ponendo in essere tutta una serie di attività tali da far presumere che stessero preparando un nuovo colpo. Cosa che poi è effettivamente avvenuta appena due giorni dopo.
In carcere a Livorno e Pisa
I tre soggetti arrestati nella flagranza dei reati di tentata rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciati per lesioni e ricettazione, sono stati portati al carcere di Livorno, mentre gli altri tre soggetti sono stati sottoposti a fermo per i medesimi reati e portati al carcere di Pisa, tutti a disposizione delle competenti autorità giudiziarie.
Espulsione coatta e togliere Schengen come stanno facendo diversi paesi europei .
Grazie alle forze dell'ordine che nonostante lavorino in situazioni pericolose senza potersi proteggere e difendere , CI PROTEGGONO .AIUTUAMOLI !
Speriamo non abbiano avuto un'infanzia difficile, altrimenti i giudici li rilasciano con tante scuse.
Complimenti alle forze dell'ordine