Immergersi in un ambiente da favola: ciaspolata al lago Marcio e ai laghi Gemelli
Se equipaggiati con la giusta attrezzatura, si può raggiungere queste “perle di ghiaccio” e osservare la Val Brembana in un ambiente unico

di Angelo Corna
La neve tutto cambia e tutto trasforma. Persino i paesaggi a cui siamo più abituati, con l’arrivo del bianco mantello, assumono un aspetto unico, sotto certi aspetti addirittura fiabesco. Questi luoghi, che durante la stagione estiva sono meta di migliaia di escursionisti, in inverno riposano addormentati, coperti da una spessa coltre di neve.
Anche i bacini artificiali presenti sopra Carona e Branzi - tra cui i famosi Laghi Gemelli - attendono il disgelo e l’arrivo della primavera. Se equipaggiati con la giusta attrezzatura, ciaspolatori e skialp possono raggiungere queste “perle di ghiaccio” e osservare i laghi della Val Brembana in un ambiente unico e quasi surreale.





La partenza per la nostra escursione è il paese di Carona. In prossimità del Lungo Lago, a metri 1.163, si snoda il sentiero Cai 211, in questa stagione sempre battuto da ciaspolatori e scialpinisti. Il percorso fin dai primi tornanti è caratterizzato da tratti ghiacciati e potrebbero essere quindi utili i ramponcini da ghiaccio.
Dopo un’ora di cammino nel bosco, il panorama inizia ad aprirsi mostrando le montagne della zona. Incrociamo il Sentiero delle Orobie, che ignoriamo. Restando fedeli alle tracce presenti sulla neve, proseguiamo in direzione della diga del Lago Marcio, ormai raggiungibile in pochi minuti di cammino.





Abbiamo raggiunto il primo lago artificiale della giornata, e il panorama è già magnifico. L’invaso che ospita il Lago Marcio (metri 1.841), fu costruito nel periodo compreso tra il 1923 e il 1925. Nella stagione estiva dispone di una portata d’acqua di 850 mila m³. Il nostro sentiero costeggia lo specchio d’acqua sul lato orografico destro…