Sicurezza

Il prefetto istituisce delle "zone rosse" in città: saranno sottoposte a vigilanza rafforzata

Divieto di stazionare ai soggetti che «assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti». Fratelli d'Italia aveva avanzato una simile richiesta in Consiglio comunale

Il prefetto istituisce delle "zone rosse" in città: saranno sottoposte a vigilanza rafforzata
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Il prefetto di Bergamo Luca Rotondi, nella giornata di oggi 27 febbraio, ha adottato un provvedimento con il quale sono state individuate delle "zone rosse". Ovvero, alcune strade nel territorio cittadino che saranno sottoposte a vigilanza rafforzata.

Sarà applicato, si legge nel comunicato della Prefettura, il divieto di stazionare ai soggetti che «assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle vie e che risultino già destinatari di segnalazioni all'Autorità Giudiziaria per specifici reati». Non è stato specificato, tuttavia, quali siano le vie coinvolte.

Il provvedimento ha validità tre mesi e «scaturisce da numerose tecniche di coordinamento nonché da riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, alle quali hanno partecipato i vertici provinciali delle forze dell'ordine, la sindaca Elena Carnevali e l'assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo, nonché la provincia, nel corso delle quali sono state approfondite le opportune iniziative di prevenzione e sicurezza urbana».

«Lo avevamo chiesto in un ordine del giorno»

«L'urgenza c'era e c'è - ha detto la consigliera di minoranza Ida Tentorio (FdI) -. Lo scorso lunedì, Fratelli d’Italia insieme a tutto il centrodestra ha presentato in consiglio comunale un ordine del giorno urgente per chiedere all’amministrazione di farsi promotrice con Prefettura e Questura per l’istituzione di zone rosse nelle aree più sensibili della città, a partire da via Paglia».

«Abbiamo presentato un ordine del giorno urgente sulla sicurezza, raccogliendo la richiesta di oltre 400 cittadini di via Paglia, che con una petizione hanno chiesto misure concrete contro il degrado e la criminalità - dichiarano i consiglieri comunali Arrigo Tremaglia, Cristina Laganà, Ida Tentorio e Filippo Bianchi (FdI) -. La maggioranza ha scelto di non discutere il nostro Odg, bocciando l’urgenza. Oggi, però, il Prefetto ha firmato il provvedimento per le zone rosse, riconoscendo che la necessità di intervenire era reale e non rinviabile».

«La giunta comunale ha partecipato agli incontri in Prefettura che hanno portato all’adozione del provvedimento - aggiungono -. Se sapevano che si stavano per adottare misure così incisive per la sicurezza della città, perché non parlarne in Consiglio? Perché bocciare l’urgenza del nostro ordine del giorno, quando era chiaro che il problema era concreto e sentito dalla cittadinanza?».

L’ordine del giorno, firmato da tutti i gruppi di centrodestra, mirava a chiedere «misure concrete per contrastare il degrado e l’insicurezza nelle zone più critiche della città», tra cui via Paglia, la stazione e la Malpensata. «Ringraziamo il Prefetto per aver adottato queste importanti misure messe in campo grazie al Governo Meloni. È sicuramente un primo passo avanti, ma noi continueremo a batterci affinché la sicurezza sia una priorità e affinché i bergamaschi non vengano lasciati soli».

Commenti
Claudio

Perché se si tocca la sinistra tagliate il commento? La censura non cambia la verità.

claudio

Così come viene enunciato il provvedimento è inutile (cosa significherebbe il divieto di stazionare?). Unico provvedimento utile sarebbe il rimpatrio immediato degli stranieri e galera per gli italiani che delinquono.

gianluigi

Solo fumo negli occhi. Mettono in atto ( a parole ) dei provvedimenti. D'altronde, cosa ci si può aspettare da questi politicanti?? Nulla. Loro, sono tranquilli, nelle loro sedi, nelle loro case. Non vivono la vita reale, vissuta, giorno per giorno. Per loro, è un sentito dire. Per cui, non aspettiamoci nulla. Solo bla, bla, bla.

adele

sono anni che ci confrontiamo con le Istituzioni! Nel 1990 la prima banda di tunisini in via Bonomelli! e da allora noi Residenti non ci siamo mai fermati, abbiamo sempre segnalato e anche protestato ...

RT

....meglio che niente.Io armerei con tanto di manganelli, spray e pure pistole cariche per riportare l'ordine pubblico.Ormai è assodato che in una società come quella odierna, il recupero, la pazienza, l'educazione, la reintegrazione ecc non sono piu valori che vengono rispettati! Quindi avanti con l'intimidazione e la forza.

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