Un matrimonio leggiadro e gentile E il cuore gigante dei piccoli alunni
Racconto: Heidi Busetti Wedding Reporter
Fotografie: Devid Rotasperti Photographer
Galeotto fu un corso di fotografia. Alessandro Iaculli e Lara Cucchi si conoscono per caso, grazie all’amore per le immagini che da sempre alberga in loro. Lavorano in ambiti completamente diversi, medico lui, insegnante d’asilo lei, e hanno caratteri opposti. Eppure trovano nella fotografia lo stesso piacere, quella sensazione di poter cogliere l’attimo, fermando in un’istantanea l’eternità.
Solo due anni di fidanzamento, poi eccoli sull’altare nel giorno più bello della loro vita. Lei è bellissima, eterea in un abito rosa cipria, arricchito da morbido tulle con strass sul corpino, completato da un lungo velo bianco e sandali Lorusso Privè. Ha i capelli raccolti con un filo d’argento, un’acconciatura che risalta il profilo delicato della ragazza, che tanto ricorda una diva degli anni Trenta.
Per le nozze Alessandro e Lara hanno scelto la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, in Città Alta, dove sono attesi i genitori di Alessandro direttamente da Pescara, e i suoi parenti provenienti dal centro Europa. Tra di loro, i belgi che vedranno Bergamo e se ne innamoreranno per la bellezza intatta delle vie e quell’idea di Dolce Vita che tanto gli stranieri hanno di noi.
La celebrazione è di Don Giampaolo Tironi, un grande amico della sposa, che conosce Lara fin da quando era una giovane adolescente. Un dettaglio che si mescola a molti altri poiché nulla, in questo matrimonio, è stato lasciato al caso. Ne sono testimoni le due Cinquecento bianche, vestite per l’occasione da sposo – con il cofano decorato da due grandi baffi - e da sposa, e il cuscino portafedi realizzato con due uccellini di tessuto, l’uno azzurro e l’altro stampato con un motivo floreale, posati su un nido vero.
I due ragazzi sono complici, desiderano l’uno la gioia dell’altro, hanno a cuore la felicità. Ecco che cosa, più di tutto, li unisce. In un giorno tanto importante scelgono la spensieratezza, perché sono consapevoli che, più di ogni altra cosa, è il cammino che stanno per intraprendere ciò che conta. Amano i viaggi, le cose belle, e presto partiranno per il Giappone, in un viaggio di nozze da cui Lara tornerà con qualche peluche dei capolavori di Hayao Miyazaki e decine di timbrini per i lavori dei bambini dell’asilo.
D’altronde, se lo meritano. Perché i piccoli, terminato il rito, si sono avvicinati all’altare con uno striscione dedicato alla loro maestra, commuovendo tutti i presenti. I nomi di Alessandro e Lara colorati con le tempere e, al centro, un grande cuore con la scritta bambina «Oggi sposi», circondata da altri piccoli cuori firmati da ogni alunno. Un tocco di affetto, in un giorno pieno d’amore.
Terminata la celebrazione, sposi e parenti hanno festeggiato Al Pianone, in Città Alta. Scaldati dal sole, i presenti hanno indossato le coccarde realizzate a mano dalla sposa, un fil rouge che ha unito gli invitati in un gioco di colore, e si sono divertiti con il Photo Booth, un’invenzione per scattare buffe istantanee travestiti con parrucche e grandi occhiali. Per capire cosa sia, dovete immaginare le macchinette che trovate in stazione per le foto della carta d’identità. Il Photo Boot riprende esattamente questo concetto, con la differenza che le fotografie stampate hanno pose differenti, e riportano la data e il nome degli sposi, per un album dei ricordi davvero singolare. Un’idea originale che tanto richiama Il favoloso mondo di Amélie! Auguri!