Le pagelle dopo la Juve

In una serata da urlo, il simbolo è de Roon. Ma tutti hanno giocano a livelli grandiosi

Difficile trovare un migliore in assoluto dopo una prestazione di questo livello, ma è giusto premiare il capitano. Che ha pure segnato

In una serata da urlo, il simbolo è de Roon. Ma tutti hanno giocano a livelli grandiosi
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di Fabio Gennari

Bravissimi tutti, perfino Carnesecchi, che fino agli sgoccioli si meritava un senza voto. Il simbolo della strepitosa vittoria sulla Juventus è de Roon, ma le risposte di tutti sono enormi.

Carnesecchi 7: spettatore non pagante fino all’86’, quando in tuffo respinge Vlahovic in area di rigore e all’89’ è superlativo su McKennie. Il senza voto che si meritava fino a quel momento è diventato un 7 pieno.

Djimsiti 8: gioca su McKennie ed è semplicemente perfetto. Quando cambia la marcatura con i compagni è sempre in nome di una copertura della zona pericolosa fatta di squadra, con un’attenzione e uno spirito da applausi. Il rigore nasce da un suo colpo di testa.

Hien 8,5: torna dopo tre partite ai box (Bruges al ritorno, Empoli e Venezia) e domina in lungo e in largo contro Kolo Muani. Lo controlla bene di fisico, con l’anticipo, grazie a un'energia davvero dei giorni migliori.

Kolasinac 9: sembrava essersi infortunato dopo una prestazione semplicemente scintillante, poi si è lanciato in avanti palla a terra e di tacco ha regalato a Zappacosta il pallone del clamoroso 0-3. Prestazione stellare. (84’ Toloi s.v.).

Bellanova 8: prestazione di grande livello dal primo all’ultimo minuto. Sia in fase di spinta che quando c’è da coprire, è bravo ad alternarsi con Cuadrado nella prima frazione. Controlla bene Nico Gonzalez e attacca costantemente Cambiaso.

De Roon 9,5: è il simbolo di una partita che l’Atalanta ha vinto prima con le gambe e con il cuore che con tecnica e tattica. Fresco e brillante, ruba un bel pallone al 39’ e sfiora il palo con un destro da fuori area che quasi sorprende Di Gregorio. Segna a inizio ripresa il gol dello 0-2 dopo bella conclusione di Lookman in un'azione che aveva avviato lui stesso.

Ederson 8,5: ruba palla e riparte al 4’ mandando al tiro Lookman ed è la prima di tantissime iniziative che restituiscono agli occhi di tutto il popolo atalantino la miglior versione fisica, tecnica e di personalità di un giocatore che, su questi livelli, è un fattore enorme. (80’ Pasalic s.v.).

Zappacosta 8,5: la prima grande occasione della Dea è sua, quando Lookman lo manda al tiro in area ma lui strozza il destro sul primo palo da pochi metri. All’ultimo respiro del primo tempo si vede stoppare il 2-0 da una paratissima di Di Gregorio, ma si rifà nella ripresa dopo un bellissimo assist di Kolasinac. Grande partita.

Cuadrado 7,5: per la prima volta in campo da esterno alto nel tridente, quando tocca la palla lo fischia tutto lo stadio ma gioca una buonissima partita ed entra in diverse azioni pericolose. Esce all’intervallo per un problema al flessore destro. (46’ Brescianini 7: gioca un secondo tempo di grande livello, si mette largo nel tridente e continua il lavoro iniziato da Cuadrado nella prima frazione di gioco).

Retegui 8: inizia molto bene, insacca al 29’ il rigore del vantaggio che vale il 22° gol in campionato e, complessivamente, gioca una gara di grande spessore perché combatte spalle alla porta e contribuisce alla costruzione del gioco. Bravissimo. (61’ De Ketelaere 7: mezz’ora di sostanza, un paio di iniziative in area sono di ottimo livello. La sua prestazione è incoraggiante dopo un momento di offuscamento).

Lookman 8,5: sua la prima conclusione (al 4’) dopo una bella ripartenza di Ederson. In pieno recupero calcia dal limite e Gatti manda sul palo a Di Gregorio battuto; sul prosieguo dell’azione, Di Gregorio manda in angolo con un grande intervento. Inizia la ripresa con un mancino violento che Di Gregorio para in tuffo e al 77’ fa 4-0 dopo gentile assist in profondità di Vlahovic. Bravissimo anche lui. (80’ Samardzic s.v.).

Gasperini 8: di colpo ritrova una squadra da applausi. Ha il merito di preparare un 3-4-3 che con il passare dei minuti rinchiude la Juventus nella sua area di rigore e vince per la terza volta di fila in trasferta segnando almeno quattro gol e senza subirne. Prestazione e serata ai limiti dell’impossibile, che lui ha reso possibile.

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