Inchiesta

Bossetti sul caso Stasi: «Ero con lui in carcere. Dovrebbero pagare per le indagini fatte col c**o»

Dalla casa circondariale di Bollate, le dichiarazioni a Telelombardia riguardo il delitto di Garlasco. Poi uno sfogo sul sistema giudiziario

Bossetti sul caso Stasi: «Ero con lui in carcere. Dovrebbero pagare per le indagini fatte col c**o»
Pubblicato:
Aggiornato:

Degli sviluppi legati al delitto di Garlasco e del caso Alberto Stasi, che negli ultimi giorni sono balzati agli onori della cronaca, ne ha parlato anche Massimo Giuseppe Bossetti: dal carcere di Bollate, dove si trova dopo la condanna all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, l'uomo ha rilasciato le sue considerazioni ai microfoni di Iceberg, trasmissione in onda su Telelombardia.

«Indagini fatte col c**o. Si vergognassero»

Bossetti ha svelato di aver vissuto dei momenti insieme ad Alberto Stati in carcere. «Come si fa a non seguire il suo caso - ha detto - se ne parla giorno e notte nei tg e nelle trasmissioni, e meno male che se ne parla». Ha poi aggiunto: «Mi basta la mia emblematica, assurda e vergognosa situazione per comprendere quanto pure su di lui sia accaduto».

Il suo sfogo punta a magistrati e sistema giudiziario. «Certi personaggi del tutto incompetenti dovrebbero pagare per i propri errori e indagini fatte col c**o. Si vergognassero». Alle queste parole segue una considerazione: «Purtroppo viviamo in un Paese dove chi di dovere non ti dà la possibilità di poterti difendere: ci sono persone che si innamorano di una tesi o di una indagine. Giusta o sbagliata, chi se ne frega. Quella è e quella rimane».

Bossetti ha infine concluso: «Ricordiamoci sempre che in questa realtà carceraria esistono persone che hanno commesso un illecito, ma esistono purtroppo anche persone recluse da innocenti. Ma questo non interessa a nessuno». La versione integrale delle dichiarazioni di Bossetti andranno in  onda questa sera, venerdì 28 marzo, dalle 20.30 su Telelombardia (canale 1o se in Lombardia, oppure in streaming).