via Tagliamento

Protesta dei residenti a Ponte San Pietro: «Come si fa a vivere coi fari sempre puntati?»

I residenti tornano ad alzare la voce per denunciare il peggioramento delle condizioni ambientali nella zona vicino al centro Aruba

Protesta dei residenti a Ponte San Pietro: «Come si fa a vivere coi fari sempre puntati?»
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di Laura Ceresoli

I residenti di via Tagliamento, a Ponte San Pietro, tornano ad alzare la voce per denunciare il peggioramento delle condizioni ambientali nella loro zona, che si affaccia proprio sulla centrale di Aruba.

Dopo le proteste dello scorso autunno, ora hanno inviato una lettera al sindaco Matteo Macoli chiedendo un intervento urgente per risolvere il problema dell’inquinamento luminoso. Nella missiva, i cittadini hanno espresso forte disappunto per la situazione, sottolineando come l’intensità e l’orientamento dei fari della centrale stiano compromettendo la qualità della loro vita.

«I fari illuminano direttamente le nostre abitazioni, rendendo impossibile aprire le finestre o usare i balconi senza essere abbagliati», si legge nella lettera. Un disturbo costante che, secondo i residenti, potrebbe violare le normative in materia di illuminazione pubblica e tutela ambientale.

Ma non è solo questo a preoccupare. I cittadini hanno ricordato al sindaco che, nonostante le promesse, non è ancora stata realizzata la riforestazione prevista, che includeva la piantumazione di alberi e l’installazione di pannelli per mitigare l’impatto ambientale della centrale: «Questi interventi erano essenziali per compensare i disagi causati dalla struttura, ma la loro mancata attuazione sta aggravando ulteriormente la situazione».

I fari della zona Aruba

I condomini hanno chiesto con urgenza la riduzione immediata dell’inquinamento luminoso, regolando intensità e orientamento dei fari della centrale e un cronoprogramma dettagliato sull’inizio degli interventi ambientali promessi, tra cui la piantumazione di alberi e l’installazione di pannelli.

«Se non riceveremo un riscontro concreto e tempestivo, saremo costretti a intraprendere ulteriori azioni, tra cui segnalazioni alle autorità competenti, esposti legali e il coinvolgimento della stampa e delle associazioni ambientaliste», hanno avvertito.

Il primo cittadino ha risposto ai residenti spiegando che l’illuminazione intensa della centrale era dovuta a prove tecniche effettuate da Enel distribuzione: «I proiettori più alti verranno utilizzati solo per interventi notturni di emergenza, mentre in condizioni ordinarie rimarranno accesi solo quelli a bassa altezza», ha precisato.

Macoli ha inoltre assicurato che, al termine dei lavori, i tecnici verificheranno il rispetto dei parametri di progetto.

Per quanto riguarda la riforestazione, il sindaco ha citato complicazioni legate alla presenza del tarlo asiatico nella zona, che ha imposto il divieto di piantumazione di alcune specie arboree: «È stata presentata una nuova istanza di autorizzazione paesaggistica in variante e, al termine dell’iter burocratico, gli interventi potranno essere realizzati». (...)

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