Nessuna vittoria in casa in A nel 2025: un rendimento così negativo è duro da spiegare

di Fabio Gennari

Pareggio con la Juventus 1-1, sconfitta con il Napoli 2-3, pareggio con il Torino 1-1, poi 0-0 con Cagliari e Venezia, sconfitta 0-2 con l'Inter e altro passo falso con la Lazio (0-1). Atalanta, che succede a Bergamo?

In sette partite davanti al pubblico amico (e che pubblico, sempre un bellissimo clima) la Dea ha racimolato la miseria di 4 punti e ha subito solo sconfitte negli scontri diretti. Quindi le difficoltà sono con chi gioca chiuso, ma anche con chi attacca o prova a fare la partita. A viso aperto.

L'Atalanta vista con la Lazio è sembrata bloccata. Poche giocate decisive in avanti, praticamente nessuna manovra di impatto come spesso si è visto in passato e un numero di tiri in porta insufficiente. Una compagine che, in diverse situazioni, è parsa slegata. Poco incline al colpo di classe di quei giocatori che hanno qualcosa in più e potrebbero metterlo in campo. Questa è una squadra che ha vinto grandi partite con la spensieratezza di chi giocava leggero. Oggi sembra non essere più così.

Se le avversarie son chiuse dietro è per questo; se sono lunghe è per quest'altro; e poi una volta è colpa dell'arbitro, un'altra della serata storta dei tuoi. Potremmo andare avanti a lungo con le motivazioni (o scuse?) che abbiamo sentito. In casa il pubblico coccola giocatori e staff, adesso serve solo ritrovarsi e pensare che la pressione della gente sugli spalti è in realtà un grande, grandissimo alleato. In un momento come questo, tutto viene buono per trovare un motivo di fiducia nel cammino in campionato: serve compattezza, anche e soprattutto nei momenti difficili.