ben 850

Torre de' Roveri non vuole lasciare il suo parroco: lettera del sindaco e raccolta firme

Don Elio Mistri è in paese dal 1998, ma è stato destinato dal Vescovo a Cazzano Sant'Andrea. Le sue messe sono sempre piene

Torre de' Roveri non vuole lasciare il suo parroco: lettera del sindaco e raccolta firme
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Dopo 27 anni di storia insieme, le vie della comunità di Torre de' Roveri e quella del suo parroco don Elio Mistri si devono separare. Questo è quanto ufficializzato dalle nuove nomine annunciate il 5 aprile dal vescovo mons. Francesco Beschi, ma che già era nell'aria da qualche settimana.

La comunità del paese però proprio non ne vuole sapere, tanto da aver deciso di lanciare una raccolta firme per far rimanere il parroco. Le firme sono già tantissime: 850.

Messe gremite

Questo succede in un paese di poco più di 2.500 abitanti. Tolti quindi i non aventi diritto al voto e i non cattolici, la quota di firme raccolte è indicativa dell'ampio successo e consenso. A Parlare sono anche le messe del parroco, classe '59 e arrivato lì nel '98, sempre piene a quanto raccontato dai cittadini.

Misti è stato destinato a Cazzano Sant'Andrea, dove dal 2015 era parroco a don Egidio Rivola, che a sua volta è stato destinato a Sedrina, in Valle Brembana,

La lettera al vescovo

La notizia è riportata dal Corriere Bergamo, che racconta come oltre ai parrocchiani con la racolta firme, anche il sindaco si sia messo all'opera: «Ho scritto una lettera a Beschi chiedendogli di tenere in considerazione tutti gli elementi in campo, non ultimo il fatto anagrafico, dato che ormai al don mancano pochissimi anni per concludere la sua missione». La risposta del vescovo sarebbe stata la sua benedizione senza nulla aggiungere.

Giulio Dellavite, portavoce della Curia commenta sempre al Corriere Bergamo: «Fa piacere che un paese si dispiaccia per un trasferimento, ma questo significa che il parroco potrà far bene anche altrove. Siamo tenuti all'obbedienza». A Torre è stato destinato, da Sedrina, don Pierangelo Redolfi .

Commenti
gus

La dichiarazione del portavoce mi ha fatto ricordare il Comma 22. Situazioni differenti, beninteso. Obbedienza, a prescindere.

Italo

Una parola ai due luminari che commentano, don Elio è parte integrante della comunità di Torre de’ Roveri e per questo che non desideriamo che lasci, ha costruito l’oratorio e gestisce in modo ottimale le fede e la parte burocratica, meglio paesani che senza cuore come voi.

FedeSincera

Che imbarazzo! Sappiate che in chiesa incontrate Cristo. Non si fa il "pienone" a motivo del prete! E il sacerdote nuovo si chiama Don Pierangelo Redondi. Una preghiera per lui fin da ora visto che si troverà in mezzo ad una manica di ..

Pippolo

Ma per favore. 'sta cosa delle raccolte firme è proprio una "paesanata". La curia fa quel che vuole e lo Spirito Santo, se esiste, non deve andarvi bene solo quando la Chiesa o il papa fa quello che vogliono i baciapile. Blasfemia paesana.

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