La sicurezza stradale a Bergamo città: ogni tre giorni viene investito un pedone
In viale Roma il Comune potenzierà l’illuminazione e installerà delle bande sonore. Comunque negli ultimi anni meno sinistri gravi

di Paolo Aresi
L’anno peggiore fu il 2006: sulle strade della città di Bergamo morirono ben quattordici persone per incidente stradale, diciassette furono i feriti gravi. L’anno dopo restammo agli stessi livelli, dodici morti e diciannove feriti gravi. Poi ci fu, per fortuna, un ridimensionamento.
L’incidente nella mattina di giovedì 3 aprile in pieno centro ha riacceso l’attenzione sulla sicurezza stradale in città. La donna investita in via Roma da un’autovettura, al passaggio pedonale della Torre dei Caduti, è stata ricoverata al Papa Giovanni in condizioni non gravi, ma lo spavento per chi ha assistito alla scena è stato grosso: al momento sembrava addirittura che la donna potesse essere in pericolo di vita.

Erano circa le 8.30, in pieno orario di punta, quando tutti corrono perché devono arrivare in ufficio, a scuola, in negozio. La fretta porta all’imprudenza e l’imprudenza conduce all’incidente. E così è stato. Sul posto sono arrivati polizia locale, ambulanza, automedica.
Il Comune aveva già migliorato la sicurezza dell’incrocio dove transitano, fra i due sensi di marcia, ben 25 mila veicoli al giorno. Negli ultimi cinque anni gli incidenti sono stati sette, si tratta di un punto delicato della sicurezza stradale a Bergamo. Tra gli ultimi interventi quello riguardante lo spartitraffico di pochi metri, una piccola isola che restringe la carreggiata costituendo un salvagente per chi attraversa e costringendo gli automobilisti a rallentare.
Dopo l’incidente di giovedì, e diversi altri sfiorati pressoché ogni giorno, il Comune ha deciso di potenziare l’illuminazione in quel punto e di inserire, in prossimità delle zebre, le bande sonore, cioè quelle strisce poste sull’asfalto che quando ci passano sopra le gomme delle auto sprigionano rumore.
Le zone trenta
Sul fronte dei rischi stradali il Comune si sta muovendo in direzione delle zone trenta. È un impegno che va avanti da diversi anni, con risultati evidenti. Consideriamo che (...)
La velocità è sicuramente la principale causa ma anche le distrazioni e quindi chi dovrebbe sanzionare non vigila
Non c'e' altro da aggiungere.
Città 30 subito!