Vittima della solitudine

Dramma a Canonica: un 60enne è morto in casa e nessuno se n'è accorto per settimane

L'uomo viveva negli alloggi comunali. Descritto come molto riservato, nessuno si era accorto della sua dipartita. L'allarme da un vicino

Dramma a Canonica: un 60enne è morto in casa e nessuno se n'è accorto per settimane
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Viveva solo, senza figli, Mario Motta, una delle tante vittime della solitudine. Il sessantenne, originario di Fara Gera d'Adda, è stato trovato senza vita nel suo appartamento di Canonica d'Adda, in uno degli alloggi comunali di via Vallazza. Ad accorgersi che qualcosa non andava un vicino, ma il suo corpo è rimasto celato tra le mura domestiche per settimane.

Un uomo riservato e schivo

L'uomo, come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, si era trasferito a Canonica dopo il matrimonio, prima di separarsi. La coppia non aveva avuto figli e quindi il sessantenne si è trovato a vivere da solo per diversi anni. Sulle sue spalle gravava una pesante situazione di insolvenza, relativa a spese condominiali e utenze.

Per questo motivo, da qualche anno viveva in uno degli alloggi comunali di via Vallazza. L'ex sindaco, Gianmaria Cerea, lo ha definito un uomo molto riservato e schivo, che usciva poco di casa e difficilmente dava confidenza. Forse anche per questo motivo è passato diverso tempo prima che qualcuno si accorgesse della sua scomparsa.

L'allarme del vicino

Il primo a notare che qualcosa non andava, pare infatti che la luce fosse perennemente accesa, è stato un vicino di casa dell'uomo, che ha segnalato la situazione tre anni fa. Qualche giorno più tardi, i carabinieri sono intervenuti nell'appartamento per le opportune verifiche: qui hanno rinvenuto il cadavere di Motta in avanzato stato di decomposizione.

Sono stati quindi contattati i familiari del sessantenne, che si sono occupati di sostenere le spese per la bara e la sepoltura dell'uomo in un campo comune, mentre l'amministrazione ha disposto il recupero della salma e ha sanificato gli ambienti.

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