Il Genoa ci crede di più L'Atalanta perde ma è salva

Il Genoa ci crede di più L'Atalanta perde ma è salva
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Il Genoa alla rincorsa dell'Europa ha battuto la Dea al Comunale per 4-1 con una prestazione maiuscola. Nonostante la sconfitta i tifosi atalantini hanno festeggiato la salvezza dei nerazzurri, matematicamente raggiunta grazie alla sconfitta del Cagliari contro il Palermo al Sant'Elia.

47' - Clamoroso errore di Pinilla dopo un gran colpo di testa di Benalouane parato dal portiere genoano.

40' - Ammonito Pinilla per un fallo su Izzo. Pure il bomber salterà la prossima partita.

27' - Iago Falque segna uno splendido gol mettendo la palla all'incrocio dei pali. Niente da fare per Sportiello.

24' - Ammonito Carmona. Anche lui era diffidato e salterà la prossima partita con il Chievo.

20' - Rolando Bianchi sostituisce D'Alessandro. Poco prima Maxi aveva mandato alto dopo un'acrobazia di Pinilla.

16' - Iago Falque porta il Genoa sul 3-1. I rossoblu arrivano alla conclusione con estrema facilità.

15' - Reja manda in campo Maxi Moralez al posto di Cigarini.

12' - Gran gol di Bertolacci che fa passare la palla sotto le gambe di Cherubin e poi spiazza Sportiello. Il Genoa continua a orchestrare con facilità.

Secondo tempo. 7' - Tiro di Cigarini da fuori area dopo un'azione ben orchestrata dall'Atalanta. Perin para. Sulla ripartenza del Genoa, fallo di Migliaccio che viene ammonito e salterà la partita contro il Chievo.

Il primo tempo è finito. Il Genoa ha tenuto per lungo tempo le redini del gioco, soprattutto dopo che l'Atalanta, in vantaggio grazie al rigore trasformato da Pinilla, è arretrata in difesa, lasciando campo libero ai rossoblu. Molte le occasioni da gol da una parte e dall'altra.

46' - Pinilla salva la porta atalantina a portiere battuto.

41' - Rigore netto negato all'Atalanta dall'arbitro Gervasoni: in un'azione in contropiede D'Alessandro è stato fermato irregolarmente in piena area rossoblù.

34' - Splendido lancio di Cigarini a Dramè, smarcato solo davanti a Perin. Grande parata del portiere genoano che ha chiuso lo specchio della porta.

29' - Pavoletti di testa batte Sportiello dopo una lunga pressione del Genoa, che ha reagito con forza e qualità di gioco al gol dei nerazzurri.

17' - Pinilla porta in vantaggio la Dea su rigore determinato da un fallo di mano di Burdisso nell'area genoana. Il bomber atalantino ha spiazzato il portiere Perin.

13' - Prima grande occasione per l'Atalanta con Cherubin. Subito dopo Pinilla spara alto da fuori area.

Atalanta-Genoa è iniziata. Fin dai primi minuti le due squadre si sono affrontate a viso aperto.

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Sorridente, con la battuta pronta. Edy Reja si presenta in sala stampa rilassato alla vigilia della sfida con il Genoa. Ma guai a dare per raggiunta la salvezza: il tecnico invita a non alzare la testa finché il traguardo non sarà tagliato. Sperando che accada già oggi. Poi si potrà festeggiare. E magari ringraziare il Cielo con un pellegrinaggio a pedali.

Traguardo vicino. «Sarebbe bello poter festeggiare già oggi la salvezza, sarebbe il coronamento di un periodo positivo e di una crescita costante di una squadra che sta maturando una certa consapevolezza nei suoi mezzi. All'inizio abbiamo avuto qualche difficoltà, ma siamo riusciti lo stesso a fare risultati. E questo significa avere carattere e qualità tecniche. Manca poco al traguardo ma finché non abbiamo maturato la certezza matematica bisogna stare sul pezzo. E non bisogna pensare al punticino, dobbiamo fare il massimo per raggiungere la salvezza. Non possiamo stare lì a chiuderci, semmai bisognerà attaccare».

Edy Reja Atalanta
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Edy Reja - Atalanta
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Sfida intensa. Con il Genoa sarà una partita tirata, «perché a loro serve vincere per inseguire l'Europa. Hanno qualità e giocano con grande intensità. Anche se hanno qualche assenza la loro rosa è di grande livello. Ultimamente stanno viaggiando a ritmi altissimi, noi dovremo partire alla grande, aggressivi. E dovremo stare attenti alle loro ripartenze, che sono pericolosissime».

Cambio di mentalità. La mentalità sicuramente è cambiata, adesso è più propositiva. Spiega il goriziano: «Si gioca più per cercare il risultato che per proteggersi. Si cerca di raggiungere l'obiettivo attaccando. Mi piace vedere una squadra così, con qualche proposta in più in fase offensiva. Ho sempre giocato in questo modo a Napoli e con la Lazio. L'Atalanta ha altri fini, ma non è detto che si possano raggiungere solo coprendosi. Meglio giocare in modo positivo, andare a cercare risultato attraverso un gol. Restare qui? Per me va bene, bisognerà però vedere cosa ne pensa la proprietà. Ma l'accordo era che sarei rimasto in caso di salvezza».

Le scelte. Per la formazione, sciolti alcuni dubbi come Dramé-Del Grosso (a favore del senegalese). Per il resto, «Maxi giocherà a destra se D'Alessandro non sarà al cento per cento, dietro se Bellini non ce la fa ci sarà Scaloni. Al centro della difesa deciderò domani tra Benalouane, Stendardo e Cherubin: dipende anche da come si schiererà il Genoa. Cigarini sta bene, ha lavorato con intensità. Ma anche Baselli sta bene: ha mezzi importanti, gli piace andare ad inserirsi in attacco. Però deve imparare a badare anche alla fase di copertura: quando il risultato è acquisito bisogna stare un po' più attenti, anche solo come posizione».

Pellegrinaggio a pedali. E se arrivasse la salvezza, Reja ha già un'idea per festeggiarla: «Andare a piedi a un santuario in caso di salvezza? Non ancora fatto nessun fioretto, lo farò raggiunto l'obiettivo. Preferisco la bicicletta, si potrebbe fare qualche centinaio di chilometri in salita per arrivare a qualche santuario. D'Alessandro ha detto che andrà a Sotto il Monte, magari lo accompagnerò per non lasciarlo solo...».

Contro chi giochiamo. Insomma, Reja l'ha detto chiaro: alla salvezza ci siamo, ma non bisogna distrarsi ma anzi attaccare. La gara col Genoa è l'occasione giusta per chiudere i conti ed essere sicuri al 100 percento che l'anno prossimo sarà ancora Serie A. Con un risultato positivo la formazione nerazzurra sarà matematicamente salva, indipendentemente dal risultato di Cagliari-Palermo. Sicuramente l'impegno non è dei più semplici: a Bergamo arriva una squadra in piena lotta per l'Europa che dopo il successo contro il Torino maturato lunedì scorso (un sonoro 5-1 rifilato dai ragazzi di Gasperini alla formazione di Ventura) cerca un'altra vittoria per continuare a correre in alto. Sarà una battaglia a suon di motivazioni, con lo stadio compatto che tiferà Atalanta mentre nel settore ospiti sono attesi almeno 1500 genoani.

Gli avversari. La squadra di Gasperini nell’ultimo periodo ha offerto sì prestazioni di buon livello, i risultati però non sono stati sempre positivi. Le ultime cinque partite disputate dal Genoa non hanno mai visto pareggi: a Palermo (2-1) e a Roma (2-0) Borriello e compagni hanno rimediato una sconfitta, mentre contro Cesena (3-1), Milan (3-1) e Torino (5-1) il Grifone ha strappato il bottino pieno. La classifica profuma di Europa League. La mancata concessione della licenza Uefa per problemi legati alla documentazione presentata potrebbe essere un fattore superabile in sede di appello, ma intanto il tecnico Gasperini deve cercare continuità in campo.

 

 

Fuori Niang e Perotti. Fortunatamente per l’Atalanta, domenica saranno parecchie le assenze nel gruppo rossoblù. Il centrocampista Tino Costa e il difensore De Maio saranno squalificati, Ariaudo e Marchese non saranno alternative possibili per il tecnico ma soprattutto mancheranno due uomini come Perotti e Niang che sono fermi ai box per infortunio. L’assenza dei due attaccanti è molto pesante per il Genoa: spazio quindi, probabilmente, a Borriello, che da quando è tornato in Liguria non ha mai convinto al 100 percento. La gara contro l'Atalanta sarà un'occasione anche per lui.

I precedenti. Atalanta e Genoa si sono affrontate a Bergamo per 30 volte in serie A. Il bilancio è leggermente favorevole alla Dea con 12 successi contro 8 dei rossoblù, mentre i pareggi sono stati 10. In totale le due squadre si sono affrontate 61 volte in Serie A, con 23 successi liguri e 16 dei lombardi, 22 i pareggi. L’ultima vittoria dell’Atalanta a Bergamo contro il Genoa risale alla stagione 2011/2012, quella in cui i nerazzurri sono partiti con il -6 in classifica. La gara per lunghi tratti scorse sui binari dell’equilibrio, nella ripresa il Genoa colpì una traversa con Kucka mentre la Dea rispose con Denis che da posizione molto defilata superò Frey ma vide la palla ribattuta in campo. Colantuono sostituì Gabbiadini con Marilungo e l’ex Sampdoria nel finale regalò i tre punti con un sinistro sotto la Curva Pisani.

 

 

De Ceglie e De Luca. Nella scorsa stagione, le due squadre chiusero il match sul risultato di 1-1. Era il 27 aprile 2014, a Bergamo si giocava in notturna e la partita si mise in discesa per gli ospiti grazie alla rete di De Ceglie. Nella ripresa, Portanova atterrò Denis in area di rigore e finì anzitempo sotto la doccia, ma lo stesso Tanque si fece ipnotizzare da Perin e fallì il tiro dagli 11 metri. Ad una manciata di minuti dal termine, la zanzara De Luca in acrobazia siglò il pareggio.

 

 

Bertolacci e Del Neri. Il Grifone a Bergamo ha vinto per l’ultima volta il 25 novembre 2012. Quel giorno, con Del Neri in panchina, la squadra rossoblù espugnò il campo di Bergamo grazie ad una rete di Bertolacci. Proprio quel successo rimase l’unico di Del Neri sulla panchina del Genoa: il periodo fu veramente nero per il baffo di Aquileia che ben presto terminò la sua avventura sotto la Lanterna.

 

 

Le scelte di Edy Reja. Per la sfida che può valere la matematica salvezza, il tecnico goriziano non potrà contare su ben 4 squalificati e 3 infortunati. Denis, Avramov, Zappacosta e Biava sono stati fermati dal giudice sportivo, per Masiello lo scontro con Benalouane di settimana scorsa a Palermo è stato molto pesante e potrà rientrare solo a partire da martedì, e infine al lungodegente Raimondi si è aggiunto Estigarribia che ha ormai finito la sua stagione. Il giocatore paraguaiano è stato visitato a Barcellona: l’artroscopia di controllo cui è stato sottoposto ha evidenziato una minima lesione al menisco che è stata prontamente risolta. Con gli uomini che restano, il tecnico schiererà di nuovo il 4-3-3 e la terza esclusione di fila di Maxi Moralez sembra più di una possibilità. In difesa Bellini, Stendardo, Benalouane (o Cherubin) e Dramè comporranno la linea a quattro davanti a Sportiello. Migliaccio, Cigarini e Carmona saranno i tre centrocampisti mentre in avanti con Pinilla e Gomez ballottaggio tra D’Alessandro (recuperato dopo un problema al tallone) e Maxi Moralez.

Probabili Formazioni

Atalanta (4-3-3): Sportiello; Bellini, Stendardo, Cherubin, Dramé; Migliaccio, Cigarini, Carmona; D’Alessandro, Pinilla, Gomez. All. Reja

Genoa (4-3-3): Perin; Izzo, Burdisso, Roncaglia, Edenilson; Bertolacci, Rincon, Kucka; Iago Falque, Borriello, Bergdich. All. Gasperini.

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