Blitz all'aeroporto di Orio: fermato latitante, in casa nascondeva una bomba artigianale
L'intervento della polizia di frontiera ha posto fine alla latitanza di un albanese su cui pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere

Un'operazione da manuale, studiata nei minimi dettagli e scattata nel momento perfetto. È quella messa a segno il 9 aprile scorso dalla polizia di frontiera di Orio al Serio che, in collaborazione con i colleghi del commissariato di Crema, ha catturato un cittadino albanese su cui pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il soggetto
Il curriculum criminale del fermato è di quelli che fanno alzare più di un sopracciglio: estorsioni, traffico di droga e una pericolosa escalation di atti persecutori nei confronti di una donna cremasca. Ma la vera sorpresa è arrivata quando gli agenti hanno perquisito l'abitazione che utilizzava come base: oltre a circa 50 grammi di cocaina e hashish, è spuntato un ordigno esplosivo di fattura artigianale.
Nonostante fosse praticamente un fantasma per le autorità italiane, senza fissa dimora e con frequenti spostamenti oltre confine, l'uomo manteneva una fitta rete di contatti che gli permetteva di continuare indisturbato nelle sue attività illecite.
Solo lo scorso anno, aveva orchestrato un tentativo di estorsione mandando un emissario a riscuotere denaro da una vittima già terrorizzata da precedenti minacce. In quell'occasione, era stato ancora una volta il tempestivo intervento della polizia a sventare il suo piano.
Complici a spasso
L'indagine ha inoltre rivelato che il soggetto non agiva da solo, ma era parte di un gruppo composto da cinque persone tra italiani e stranieri. Gli inquirenti non escludono che l'ordigno sequestrato potesse essere destinato a un'azione intimidatoria particolarmente violenta.
Come riportato da L'Eco di Bergamo, dopo le formalità di rito, per il cittadino albanese si sono aperte le porte del carcere di Bergamo, dove attenderà di rispondere delle accuse davanti all'autorità giudiziaria.