Che spettacolo!

L'1-0 di San Siro? Un capolavoro, venti secondi di calcio da Carnesecchi a Ederson

L'azione che ha regalato tre punti alla formazione orobica è stata semplicemente da manuale: così si costruisce dal basso

Pubblicato:

di Fabio Gennari

I dettagli, tante volte, passano inosservati. Per fortuna ci sono i replay, grazie ai quali si possono apprezzare sfumature che, in presa diretta, paiono secondarie.

L'Atalanta ha vinto a Milano contro il Milan segnando un gol semplicemente meraviglioso. Per costruzione (dal basso, quella vera) e per precisione, con tecnica e tanta voglia di attaccare la porta avversaria visto che Ederson, al momento del colpo di testa decisivo, era solo uno dei 5 giocatori atalantini in area di rigore del Milan.

L'azione è partita da Carnesecchi, l'appoggio per de Roon (tre tocchi) ha visto entrare in gioco Ederson (due tocchi), che ha scaricato su Pasalic (un tocco) prima di arrivare a Retegui (due tocchi): apertura sulla sinistra per Ruggeri (due tocchi), ancora Pasalic (due tocchi), che ha mandato in profondità Lookman. Il nigeriano ha condotto palla controllandola e gestendola con sei tocchi prima di aprire per Bellanova, che stacca e fa la torre per Ederson, che va in gol. Fanno 21 tocchi di palla, partenza di Carnesecchi e colpo di testa del brasiliano compresi, per andare dall'area piccola nerazzurra in gol.

Si vedono spesso belle azioni nel calcio, e una come questa, quasi tutta palla a terra, significa che chi la propone conosce perfettamente le richieste del mister, i movimenti dei compagni e quelle situazioni in cui si può diventare letali dopo essere stati "solo" belli. Anzi, calcisticamente bellissimi.

L'Atalanta ha vinto e sono state fallite anche altre palle gol che avrebbero potuto delineare un punteggio più largo, ma l'azione che ha organizzato la Dea per la rete decisiva è da far vedere ai ragazzini che iniziano a giocare a pallone.

Commenti
Paolo74

Smettetela di pompare, abbiamo perso contro dei fantasmi. Bisogna sempre considerare l'avversario contro cui si gioca, sia quando si perde ma anche quando si vince.

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