Un'ora d'attesa col Cup della Gavazzeni: «Ho ascoltato fino alla nausea "Somewhere Over the Rainbow"»
L'uomo spiega di aver chiamato il centralino della clinica Humanitas di Bergamo per prenotare una visita e di aver atteso tantissimo: «Sempre peggio»

Anche una canzone fatata come Somewhere Over the Rainbow può diventare particolarmente odiosa. È successo a un nostro lettore, che lamenta di essere rimasto al telefono per più di un'ora in attesa di riuscire a trovare libero il Cup della clinica Humanitas Gavazzeni di Bergamo, che come gingle di sottofondo ha proprio il famoso brano.
L'attesa
L'uomo spiega di essersi rivolto al Cup della struttura ieri, 22 aprile, per prenotare una visita con il Sistema sanitario nazionale per la madre anziana. Sbotta: «Mi chiedo: ma è mai possibile che in questa struttura si debba attendere anche più di un'ora prima di parlare con un'operatore del Cup?».
Di male in peggio
«Ho messo in vivavoce mentre e mi sono messo a fare altro nel frattempo, visto che per più di un'ora ho dovuto ascoltare fino alla nausea Somewhere Over the Rainbow, che è la musica di attesa che mettono. Ho avuto modo di chiamare anche negli anni scorsi questo numero del Cup e ogni volta che l'ho fatto ricordo che l'attesa è sempre stata molto lunga, mai inferiore alla mezz'ora. Per cui non sono affatto migliorati in questi anni».
L'uomo conclude poi rivolgendosi alle altre persone: «Chiedo ai lettori se anche la loro esperienza con il numero del Cup è la stessa che ho avuto io».