Evaso dai domiciliari a Gorlago, ha una crisi epilettica in tribunale: «Riportatemi in carcere, lì mi curavano bene»
Un 28enne senegalese, portato in ospedale dopo l'attacco, ha spiegato che dietro le sbarre stava meglio

Davvero particolare la vicenda di un 28enne senegalese di Gorlago, che è evaso apposta dai domiciliari ed è stato trovato dai carabinieri a Chiari.
L'uomo avrebbe motivato il suo comportamento spiegando che in carcere, dove è stato in passato, riuscivano a curare meglio la sua epilessia, mentre recluso in casa del fratello fatica a gestire la propria malattia.
Crisi epilettica in Aula
I dettagli sono riportati oggi (mercoledì 30 aprile) dal Corriere Bergamo, che racconta anche di come, una volta colto in flagrante dai militari e poi portato in udienza al Tribunale di Brescia, il giovane abbia avuto un attacco proprio in Aula. Chiamati i soccorsi, il personale sanitario lo ha imbarellato con la maschera per l'ossigeno e ricoverato in ospedale in codice giallo.
Secondo quanto si è riusciti a ricostruire, il senegalese era andato in provincia di Brescia per fare visita alla madre di sua figlia e alla piccola. Attualmente senza un lavoro fisso, ha dei piccoli precedenti per cessione di droga e alle spalle un periodo in casa circondariale.
Le cure in carcere
Avrebbe spiegato che vorrebbe tornarci, invece di starsene ai domiciliari, in quanto in carcere riuscivano a seguirlo meglio, somministrandogli i farmaci giusti e nella corretta dose, riuscendo a prevenire le crisi epilettiche. Adesso che è fuori, invece, la situazione è peggiorata e quindi, paradossalmente, vorrebbe tornarsene dietro le sbarre.
Il ragazzo è evaso anche altre volte dai domiciliari e ha diverse denunce a piede libero, ma il gip di Bergamo ha deciso di non aggravare la misura cautelare nei suoi confronti.