di Fabio Gennari
Anche senza scendere in campo, il vantaggio su chi insegue e i risultati delle rivali danno una grossa mano alla Dea di Gasperini.
L’Atalanta è praticamente certa di giocare nelle coppe europee anche nella prossima stagione. Non si può ancora parlare di aritmetica, perché la Fiorentina scende in campo lunedì (12 maggio) prima della Dea, ma ormai sembra essere tutto fatto e solo qualcosa di clamoroso e, francamente, decisamente improbabile potrebbe estromettere la formazione orobica almeno dalla Conference League.
I nerazzurri sono a 68 punti, il Bologna ieri sera (9 maggio) ha perso a Milano 3-1 con i rossoneri ed è rimasto a 62. Con 6 punti a disposizione e lo scontro diretto a sfavore, per la formazione di Italiano l’Atalanta è irraggiungibile. Come detto però, aritmeticamente non si possono spendere certezze perché la Fiorentina, che gioca lunedì alle 18.30 a Venezia, potrebbe vincere tutte e tre le prossime gare e appaiare l’Atalanta (se i bergamaschi non facessero più punti) proprio a quota 68.
Vista la parità negli scontri diretti (3-2 per la Dea all’andata, 1-0 Viola al ritorno) entrerebbe in gioco la differenza reti generale che, a oggi, dice +40 per l’Atalanta e +18 per la Fiorentina. Ovvero, i viola dovrebbero recuperare 22 gol di differenza reti in tre partite. Abbastanza improbabile.
È comunque chiaro che, fino al prossimo punto conquistato dall’Atalanta, la teoria va tenuta presente e non permette di festeggiare già una certezza granitica.