Baghèt e campanine, ma anche casoncelli: in Spagna trionfa il Made in Berghèm
Il Gruppo Rataplam acclamato a Cullera (Valencia), nella trattoria aperta da Laura e Xavi e dedicata a Gandino e alle sue tradizioni. Applausi per le campanine di Fabio Rinaldi e per l'antica cornamusa bergamasca

di Giambattista Gherardi
Un concerto destinato a sancire un ideale gemellaggio fra Bergamo e la terra iberica. A inizio maggio, il gruppo Rataplam, nato nel 1994 e da sempre dedito alla musica popolare, ha proposto il suo repertorio a Cullera, località turistica della provincia di Valencia, nel contesto de “La Gandinese”, trattoria aperta in Spagna da Laura Del Priore Colombi, originaria di Gandino, e dal marito Xavi.
«Un viaggio - conferma Teresa Villa, anima dei Rataplam - che ha coronato i festeggiamenti per i nostri trent’anni di attività. Laura ci ha accolto con affetto nella sua bella cittadina di adozione e nel suo tipico locale, dove propone un apprezzatissimo menu italiano, con ingredienti tipici e piatti tradizionali, come i casoncelli. Abbiamo eseguito canti della tradizione bergamasca, ma anche musiche per campane di Gandino e baghèt. Abbiamo suscitato entusiasmo nel pubblico, attento, competente e piacevolmente stupito dalle melodie proposte da Fabio Rinaldi con le “campanine”, strumento a loro sconosciuto. È una sorta di xilofono con cassa armonica in legno e barrette di vetro, utile ai campanari per esercitare il suono d’allegrezza. Molti hanno notato anche la similitudine del “baghèt” (la cornamusa bergamasca) con la “gaita” galiziana, altro aerofono simile».


Nel corso della trasferta spagnola non sono mancati approfondimenti turistici e culturali in questa oasi “gandinese” fra montagne e Mar Mediterraneo. «Ci resteranno nel cuore - conclude Villa - tante emozioni, orgogliosi di aver potuto condividere le nostre tradizioni musicali con un popolo così accogliente come quello spagnolo».
Come diceva Papa Francesco, «la musica è bellezza e strumento di pace, una lingua che tutti i popoli parlano e raggiunge il cuore di tutti».
Bravissimi.