Giacobazzi trasforma la ChorusLife Arena nella “sua” osteria
Il comico sabato 17 maggio sarà accompagnato sul palco da Andrea Vasumi e da altri ospiti a sorpresa

A Bergamo c’è già stato più volte. Sempre al Creberg Teatro, però, e in solitaria. Sabato 17 maggio calca il palco della ChorusLife Arena per la prima volta – anche perché prima non c’era - Giuseppe Giacobazzi, accompagnato da Andrea Vasumi, con lo spettacolo “Osteria Giacobazzi”. Il teatro diventa un ristorante alla buona: tavoli imbanditi, vino e vettovaglie serviti durante lo show ad alcuni ospiti che sono seduti sul palco. E tanti racconti e risate.
Il format nasce dal suo passato come oste: «Ricordo quando ero giovane, quando avevo tante aspirazioni e soprattutto molto tempo libero. Noi anziani siamo fatti così (ride, ndr). Se ripenso ai miei vent’anni, dico “Porca miseria, quanto mi sono divertito”. E allora mi sono voluto tuffare nel passato. Parlo di normalità alla vecchia maniera, vita normale nel senso di vita quotidiana, piena dei soliti impegni. Sono un raccontatore, non un battutista. ».
Oggi le osterie di un tempo non ci sono quasi più. Invece negli anni ‘80 «ce n’era un’esagerazione: noi osti facevamo addirittura le riunioni e giravamo le sale per far sì che ci fosse un minimo comune denominatore, per fare squadra e per non farci la guerra. Bologna doveva essere sempre viva». Lo show si incentra sulla fucine di storie, aneddoti, atmosfere e umanità che ha forgiato lo stile del comico. Uno spettacolo ogni volta diverso, in cui si alternano interviste, monologhi, racconti di vita vissuta, performance degli invitati e qualche sorpresa.
Giacobazzi una volta sul palco si presentava come macchietta romagnola. Sembra un’era fa. «Ho rinunciato a sandali e occhiali con la ribaltina. Il primo che me lo disse fu Giobbe Covatta: “Guarda che non ti servono. A me è successa la stessa cosa: una volta andavo in giro sempre con il saio, poi l'ho lasciato a casa ed ero terrorizzato. La gente rideva lo stesso, quindi non l'ho più portato”».