Quando si parla di politica, le cose possono cambiare velocemente. Un anno fa, Confindustria Bergamo sembrava aver saldamente in mano le redini politico-economiche della città; oggi si deve accontentare delle briciole. Che, concretamente, sono i sei posti nel nuovo Consiglio della Camera di commercio che si insidierà da qui a poche settimane.
Sei su ventuno. Gli altri, infatti, andranno tutti a Imprese & Territorio (espressione di nove associazioni) e Compagnia delle Opere, apparentamento che ha portato Giovanni Zambonelli (numero uno di Confcommercio in uscita) alla presidenza dell’ente camerale e Lorenzo Pinetti (numero uno di Confartiginato) alla vicepresidenza.
I giochi si erano già chiusi a inizio anno, con i confindustriali che hanno dovuto prendere atto della sconfitta. In questi mesi, però, la presidentessa Giovanna Ricuperati e il direttore generale Paolo Piantoni hanno provato a far valere il loro peso specifico e a strappare almeno la vicepresidenza. Ricevendo, per tutta risposta, un’altra dolorosa porta in faccia da Imprese & Territorio.
Nonostante ciò, Zambonelli, dall’alto della sua esperienza, ha provato a trovare strade alternative in grado di tenere dentro un po’ tutti, vincitori e vinti. In particolare, avanzando l’ipotesi di avere due vice, così da fare un po’ di spazio anche per Confindustria.
Idea tramontata la scorsa settimana, durante il Consiglio di Imprese & Territorio (…)