Andy (quello dei Bluvertigo) accende lo Spazio Bart di Dalmine con la sua "Pop up"
«Un mondo saturo di icone pop rilette attraverso il mio filtro onirico». I fondatori: «Un’oasi culturale in un contesto industriale»

di Laura Ceresoli
L'anima pop e psichedelica di Andrea Fumagalli, in arte Andy, celebre fondatore dei Bluvertigo, ha trovato una nuova tela d'espressione: lo Spazio Bart di Dalmine.
Sabato 17 maggio, le porte di questa originale sala espositiva, situata in via Piemonte, si sono spalancate per accogliere “Pop up”, la personale dell'artista monzese curata con occhio esperto da Marco Fioretti e orchestrata da Andrea Bracchi e Luca Austoni.
Andy, con il suo inconfondibile stile, si è mosso con la consueta affabilità tra i numerosi presenti, un fiume di ammiratori accorsi per immergersi nel suo mondo saturo di colori fluorescenti. C'era chi cercava i segreti della sua tecnica pittorica, chi immortalava l'incontro con uno scatto, chi semplicemente esprimeva la propria ammirazione per quelle tele che sembrano pulsare di luce propria grazie anche ai faretti led uv capaci di creare effetti variopinti nel buio della sala.
Un omaggio all'eclettismo di un artista che naviga con disinvoltura tra musica, design e pittura, lasciando ovunque un'impronta stilistica inconfondibile. Trent'anni di passione artistica palpabile, un percorso che continua a riscuotere un vivo successo di pubblico.
Il marchio di fabbrica delle sue opere è un'esplosione di colori acrilici, domati da spesse bordature nere che ne esaltano la forza espressiva e la profondità narrativa. Sulle tele prendono vita icone della cultura pop, ma anche del cinema, della musica, della pubblicità e del fumetto, rilette attraverso il filtro onirico e personalissimo dell'autore. Attualmente, Andy è (...)