di Fabio Gennari
Domenica 1 giugno inizia la prima fase del calciomercato. Durerà dieci giorni ed è chiaro che sarà importante soprattutto per i club che andranno a giocare il Mondiale per Club negli Usa (Inter e Juventus). ma il fatto che sia aperto per tutte le compagini di Serie A sposta un po’ gli equilibri, in particolare per chi ha soldi da spendere e deve fare delle operazioni. Magari per anticipare la concorrenza con al comando un nuovo allenatore. E qui si torna alla Dea.
Negli ultimi 20-25 giorni, l’Atalanta aveva già impostato e iniziato a parlare con Gasperini di squadra e giocatori. Al netto del problema che nasce nel momento in cui un tecnico viene liberato e poi se ne va in una diretta concorrente, con operazioni già imbastite che possono anche saltare, la situazione poco chiara non consente di muoversi per tempo. E si sa che, in queste situazioni, il tempo è oro e bisogna cercare di sfruttarlo al meglio per centrare gli obiettivi.
Al contrario, se si pensa alle cessioni lo scenario è ancora peggiore. Poniamo il caso che una delle pretendenti a Lookman lo voglia ingaggiare prima del Mondiale per Club: come ci si comporta senza avere il nuovo tecnico già insediato e ufficializzato?
Le sessioni di mercato quest’anno si arricchiscono di questa mini-apertura di inizio giugno ed è ancora più importante farsi trovare pronti. Sotto tutti i punti di vista.