Nuovo corso, cambierà guida tecnica ma la società è la stessa. E c'è la Champions da onorare
Chiaramente siamo in una fase in cui il cambio di allenatore pone tanti interrogativi, ma non si tratta di una rifondazione generale

di Fabio Gennari
L'Atalanta 2025/26 sarà diversa. Nuova. Tutta da scoprire. Tuttavia, giusto mettere in fila le questioni e non ignorare certezze che sono oggettive: la squadra che verrà dovrà affrontare da protagonista il campionato e la Champions League, oltre alla Coppa Italia.
La società è la stessa, gli uomini mercato sono gli stessi e la filosofia sarà identica. Cambiare guida tecnica è ovviamente pesante, soprattutto guardando a quanto è stato importante il recente passato. Però quella storia è finita, Gasp ha deciso di andare altrove, bisogna lasciarselo alle spalle.
Al netto del fatto che nessuno ha la bacchetta magica e che a Zingonia hanno sempre lavorato (anche molto bene) per migliorare la squadra, perché adesso si dovrebbe lavorare al ribasso? Perché, se sono stati raggiunti livelli che hanno portato la Dea nell'Olimpo del calcio italiano con risultato enormi sul piano sportivo ed economico, bisogna pensare che ora si scelga di fare passi indietro? Non è forse nelle strategie delle grandi aziende la volontà di migliorarsi? Certo, si può anche sbagliare, ma i risultati si giudicano alla fine.
È chiaro che non c'è un altro Gasperini pronto subito da andare a prendere. Allo stesso tempo, l'Atalanta non ha una storia fatta di acquisti di giocatori top e vincenti che sono venuti a Bergamo per accompagnare la Dea al successo. Si è sempre partiti da gruppi con tanta voglia di emergere e diventare grandi. E questo rimarrà anche in futuro la stella polare di ogni ragionamento. Potrà succedere di fare qualche passo indietro, va messo in conto, ma l'obiettivo è sempre migliorare. Lo hanno dichiarato a Zingonia, perché la storia dovrebbe essere cambiata?
Spero non sia vero, juric fino ad oggi non ho fatto nulla di positivo e se aggiungiamo le vendite dei migliori siamo veramente al ridimensionamento. Non sara' un bel campionato dopo tanti anni di soddisfazioni di gioie , di esultanza culminata a Dublino dove per poco non mi veniva un infarto dalla gioia. Probabilmente il proprietario americano vuole fare cassa e recuperare un po' del suo investimento. Comunque sempre forza DEA
Se l'obiettivo è sempre migliorare non vendi lookman, ederson e ultima voce di calciomercato retegui al Milan prendendo juric come allenatore. Per quanto mi riguarda, se viene il croato io non metto più piede allo stadio. È una persona troppo maleducata, arrogante ed impreparata. Altro che perseguire gli stessi traguardi di prima: qui di smobilitazione si tratta. Peccato, ho sempre avuto grande considerazione della società, evidentemente mi sbagliavo
Per finire, a leggere questo articolo capisco che il ridimensionamento c'è già stato, e tu stai cercando di farlo digerire a chi legge. Mi ricorda quello della "retrocessione fisiologica".
Perché pensare al ribasso? Te lo scrivo io: perché pensare a Juric vuol dire pensare a tornare a giocare solo per i 40 punti. Neppure gli altri candidati, ad eccezione di Motta, hanno esperienza internazionale. Ma gli altri sono molto ambiziosi, e questo è carburante formidabile. Juric viene da una serie consecutiva di scoppole importanti. E non è meglio del Gasp perché altrimenti avrebbe avuto ben altra carriera. Se non sarà Juric allora vorrà dire che la società non smobilita. Altrimenti meglio preallertare Colantuono, perché ne avremo bisogno.
Senza Gasperini saremo da centro classifica,non di più .... spero di sbagliarmi.