Mondiale per club, la grande incognita: quanto peserà il cambio (completo) di preparazione?
Non è ancora ben chiaro quanto peserà, nello sviluppo della stagione, la partecipazione delle big del calcio europeo alla manifestazione americana

di Fabio Gennari
C'è un tema che interessa poco a chi titola pensando solo ai milioni che arrivano nelle casse delle partecipanti e al fatto parecchie europee giocheranno a orari improponibili per pensare di seguirle almeno in tv. È un tema di campo, qualcosa che tocca il calcio giocato ma molto meno quello patinato, raccontato e propinato a tutte le ore come se il Mondiale per Club fosse qualcosa di cui sentivamo davvero il bisogno. Eccolo: ma i giocatori che sono ora in America, quando riposano? Quando si prepareranno poi per la nuova stagione?
Chi ha finito il campionato è andato via con la nazionale, poi è tornato ed è ripartito con la squadra di club. Badate bene, il mese di solito dedicato al relax e allo svago è diventato, per diverse squadre di altissimo livello, come un ottobre o un marzo qualsiasi. Allenamenti, aerei, partite (di un torneo che è sotto l'etichetta della Fifa) e rientri. Quello che nessuno può provare rispetto al passato è l'impatto che questa nuova competizione avrà su tutte le altre manifestazioni organizzate dalla Uefa.
Le squadra del nostro campionato ma anche le altre che si misurano nei 5 maggiori campionati europei riposano a giugno, riprendono la preparazione a luglio e ad agosto la rifiniscono con le ultime amichevoli ufficiali. Chiaro che in campionato e in Champions League (dove giocano diverse delle big impegnate al Mondiale per club) lo scenario può cambiare anche di molto perché si tratta di un "anno 0" un po' per tutti e chissà che, in Italia e in Europa, qualcuno possa un po' approfittarsene per confermarsi realtà leader del calcio italiano.