Il presidente della Mia: «Se ci date il "la", riapriremo l'ex conservatorio in Città Alta»
L'edificio di via Arena, già sede della Misericordia Maggiore e dell’Istituto musicale Donizetti, è uno dei palazzi più belli di Città Alta

di Paolo Aresi
C’è un palazzo grande e antico in via Arena, in Bergamo Alta, per secoli è stato la sede della Misericordia Maggiore, che tanto ha lavorato per la città, soprattutto per le famiglie più povere.
Poi è diventato la sede dell’Istituto musicale Donizetti. Oggi l’edificio mantiene la sua atmosfera riservata, come distaccata dal mondo; in questa austerità si avverte la sua bellezza, insieme a un senso di decadenza.
Lo chiamano “Domus magna” con riferimento ai tempi in cui era sede della Mia e dei suoi magazzini di generi alimentari: oggi il palazzo ha bisogno di interventi conservativi e di una nuova destinazione.
Dice Fabio Bombardieri, presidente della fondazione Mia: «Ci rendiamo conto che il nostro edificio ha bisogno di restauri, ma prima di intervenire bisogna capire che cosa farne, quale possa diventare la destinazione. Al pian terreno abbiamo il museo dedicato a Gaetano Donizetti, in una parte abbiamo la sala Piatti per i concerti, che è un gioiello. Abbiamo restaurato i magazzini del sale che ospitano diverse iniziative soprattutto artistiche. Io penso che un posto come questo possa diventare una casa della musica della città, sia per quello che già abbiamo, sia perché ci troviamo nel luogo dove il conservatorio si sviluppò nell’Ottocento, ma ancora prima qui si trovava una scuola avviata nel 1506. Se domani ci venisse presentato un progetto serio di utilizzo del palazzo noi avvieremmo subito le pratiche per il restauro e l’adattamento. Ma deve esserci una destinazione, un progetto».




Di nuovo il conservatorio
Bombardieri è chiaro. La Mia non naviga nell’oro, l’impegno che si è sobbarcata per il salvataggio dell’ex monastero di Astino e della sua valle è pesante e si fa sentire. Ma davanti a un’idea concreta, la Misericordia sarebbe disposta ad affrontare nuove spese (...)