Una panchina rossa a Nembro, fatta da ragazze e ragazzi, per dire grazie a chi dona
Si trova in via Stazione e celebra i donatori di sangue, organi e midollo. Riporta una frase significativa: «Io dono! Non so per chi ma so perché»

di Clara Scarpellini
Nembro si arricchisce di un nuovo simbolo di solidarietà: una panchina colorata e significativa, dedicata ai donatori di sangue, organi e midollo osseo. Frutto del lavoro dei ragazzi del progetto comunale “R…estate occupati”, l’opera si trova in via Stazione, accanto alla Casa della Musica e al Parco degli Alpini.
Il progetto, nato su richiesta delle associazioni Avis, Aido e Admo, rappresenta un invito a riflettere sull’importanza del dono e un luogo dove fermarsi, incontrarsi e sentirsi parte di una comunità che crede nella vita e nella solidarietà.
Un’idea che nasce dal cuore
«Tutto è cominciato lo scorso gennaio, durante l’assemblea annuale di Avis e Aido - racconta Matteo Morbi, assessore ai Lavori pubblici di Nembro -. La rappresentante di Admo ci propose di dedicare una panchina alle tre "A", e noi accettammo subito con entusiasmo».
Così, nei giorni scorsi, i ragazzi di “R…estate occupati” si sono messi all’opera, guidati dall’artista Enrico Moretti. Con pennelli e colori hanno trasformato il legno in un messaggio di riconoscenza verso chi ogni giorno sceglie di donare per gli altri. Il fatto che la realizzazione della panchina sia avvenuta proprio nella settimana della Giornata del Donatore, il 14 giugno, ha reso il gesto ancora più significativo: «Un bel messaggio e una felice coincidenza», commenta l’assessore.
I ragazzi e un’estate di impegno
La panchina non è che uno dei tanti frutti del progetto “R…estate occupati”, che da oltre dieci anni anima l’estate nembrese. Una settantina i giovani coinvolti quest’anno, tra i 16 e i 19 anni, suddivisi in gruppi e impegnati a giugno e ad agosto in una molteplicità di attività. (...)