All'oratorio San Giuseppe di Dalmine, 94 giovani hanno portato in scena la speranza
Successo per il musical che racconta il coraggio di San Francesco. Riciclo creativo, passione e un messaggio di fratellanza al centro

di Laura Ceresoli
Un'ondata di applausi e commozione ha travolto l'oratorio San Giuseppe di Dalmine il 7 e l'8 giugno, quando i suoi talentuosi giovani hanno portato in scena il musical Forza sperate gente. Un successo di pubblico che ora proietta questi attori in erba verso il concorso “Su il sipario!”, un'iniziativa della Diocesi di Bergamo che ha coinvolto gli oratori orobici in un percorso di preparazione al Giubileo del 2025.
Dopo mesi di intenso impegno, che ha preso il via a gennaio, la compagnia, formata da 94 persone, ha portato sul palcoscenico una delle storie più emblematiche del messaggio cristiano: quella di San Francesco. Lo spettacolo, che parte dal borgo umbro di Assisi per espandersi ben oltre i confini del tempo e dello spazio, ha ripercorso le scelte coraggiose del giovane Francesco che ha detto «sì» alla voce di Dio, rinunciando alle ricchezze per dedicarsi agli ultimi, all’amore, alla pace, alla fraternità e, soprattutto, alla speranza. La vicenda è stata narrata dal punto di vista del padre Bernardone che, come ogni genitore, si confronta con paure, perplessità e difficili scelte che vedono allontanarsi il figlio dal futuro che aveva immaginato per lui.
Il musical è un inno ai valori francescani: amore, pace, fraternità e, soprattutto, speranza, come spiegano i ragazzi dell’oratorio: «Oggi, in un mondo che spesso ci abitua al cinismo, alla paura, al rumore, alla frenesia, Francesco ci insegna che la speranza non è un'illusione ingenua, ma un atto di profondo coraggio. È la forza di chi crede che il bene sia possibile, che la povertà possa essere ricchezza, che la semplicità possa cambiare il mondo».




Lo show ha saputo riunire varie generazioni in un grande laboratorio condiviso: «Agli adolescenti e ai giovani che si sono esibiti già altre volte, si sono uniti per la realizzazione dello spettacolo altri adulti e bambini della nostra comunità; 94 persone in totale, ciascuna fondamentale anche se non in scena, sono state la macchina per far vivere un viaggio ricco di emozioni».
Anche la sostenibilità ha avuto un ruolo chiave: «Tutto ciò che abbiamo portato sul palco, dai costumi alla scenografia, è il risultato dell’aver dato nuova vita a materiali di scarto», sottolineano i ragazzi, dimostrando un profondo rispetto per uno dei valori più cari a San Francesco: la cura del creato». (...)