In un'area comunale di Stezzano nasce un bosco urbano. Per respirare meglio
Tra via Dante e via Isonzo prenderà forma una nuova “foresta” con 27 specie autoctone. Coinvolte anche le scuole. Gotti: «Aumentiamo il capitale naturale»

di Laura Ceresoli
Un bosco urbano di 6.000 metri quadrati con 650 piante sarà realizzato a Stezzano, in un'area verde comunale tra le vie Dante e Isonzo. L'iniziativa, frutto di una stretta collaborazione tra l'amministrazione e la Cooperativa della comunità, mira ad aumentare le zone verdi, contrastare l'inquinamento atmosferico, salvaguardare la biodiversità locale e migliorare la vivibilità del territorio.
La recente pandemia ha evidenziato la fragilità dell'equilibrio tra uomo e natura. Per questo, il bosco stezzanese non sarà solo un insieme di alberi, ma una vera e propria infrastruttura green in grado di generare numerosi benefici ambientali.
Le 27 varietà messe a dimora agiranno come un filtro naturale, assorbendo Co2 e inquinanti come il pm 10 e il biossido di azoto. Grazie alla loro presenza, l'area contribuirà a regolare il microclima locale, a ridurre l'effetto “isola di calore” tipico dei territori urbani e a migliorare la gestione delle acque piovane. Allo stesso tempo, il bosco diventerà un rifugio prezioso per uccelli, api selvatiche, insetti e piccoli mammiferi, contribuendo a salvaguardare la biodiversità minacciata dall'urbanizzazione.
«Le piante saranno di origine autoctona e verranno fornite dal vivaio forestale - spiega l'assessore all'Ambiente, Simone Gotti –. Stiamo parlando di un’area inserita nella zona sud del nostro paese, vicina agli impianti sportivi e oggi destinata a prato erboso. Il progetto e la realizzazione del bosco sarà interamente finanziato dalla cooperativa che, attraverso una convenzione col Comune, avrà in gestione l'area con le relative manutenzioni».
Visto che l’opera sarà vincolata a verde, non si prefigura il rischio di nuove costruzioni. Come illustrato dalla relazione generale dello scorso maggio, redatta dallo studio di arboricoltura del perito agronomo Andrea Pellegatta, l'intervento sarà realizzato con piante forestali di tre o quattro anni e di provenienza certificata. Tra le specie che aumenteranno la varietà biologica figurano aceri, querce, cornioli, pruni, meli, peri selvatici, salici, biancospini, frangole, corbezzoli, alloro, fusaggini, sorbi, noccioli, tigli e altre essenze. Queste non solo contrasteranno l'inquinamento atmosferico, ma regoleranno il microclima, aumenteranno l'infiltrazione delle acque, contrasteranno l'erosione del suolo e creeranno nuove fonti di cibo per l'avifauna, gli insetti e i mammiferi.
«È un importante intervento di mitigazione ambientale che accogliamo con molta soddisfazione ed entusiasmo - afferma Gotti - per aumentare la resilienza del territorio (...)
Piccoli mammiferi,sicuramente pantegane,questi sono una comica continua.
Fate vedere i denari delle opere di urbanizzazione, all'amministrazione comunale, e poi vedrete, che fine fanno i buoni propositi, di vincoli e quant' altro. Piantano il verde, come dice il titolo dell'articolo, cito: PER RESPIRARE MEGLIO. Una cosa è certa, fate ridere, anche se non c'è nulla da ridere. Ricordo, che la settimana scorsa, è stata messa in atto, una nuova rotta aerea, con partenza da orio. Si parla di inquinamento, di rumore, di sicurezza, piantano nuovo verde, che fanno respirare meglio, che ovviamente NON SERVE A NULLA. Dell' aeroporto, dell'inquinamento che procura, del rumore che procura, giorno e NOTTE, della sicurezza, ZERO, NULLA. E allora????????? Smettetela di fare gli ipocriti, i falsi.