Raccoglie l'eredità

È Alice Salvi la nuova presidente di Namasté: succederà a Sara Caccia (dopo sei anni)

Il nuovo consiglio è composto da Antonio Bertoncello, Cinzia Bosi, Rita Florenti, Emanuele Perico, Andrea Rovetta e Maurizio Testa

È Alice Salvi la nuova presidente di Namasté: succederà a Sara Caccia (dopo sei anni)
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È Alice Salvi la nuova presidente della cooperativa sociale Namasté, che ha raccolto l'eredità di Sara Caccia. Non si tratta solo di un passaggio formale, ma è anche l'occasione per mettere in pratica due principi fondanti dell'organizzazione: democrazia e partecipazione. Il nuovo consiglio è quindi composto, oltre che dalla nuova presidente Alice Salvi, anche da Antonio Bertoncello, Cinzia Bosi, Rita Florenti, Emanuele Perico, Andrea Rovetta e Maurizio Testa.

Oltre alla nomina, approvato anche il bilancio economico

Con il rinnovo delle cariche si è concluso il ciclo di presidenza di Sara Caccia (e del suo gruppo di lavoro composto da Antonio Bertoncello, Alice Salive, Lara Merelli, Alberto Cattaneo, Davide Minola e Luigi Moraschi): sei anni in cui, come raccontato dalla stessa presidente uscente, «è emersa la forza del gruppo che, di volta in volta, ha assunto la forma necessaria per affrontare le sfide presenti e future».

Il nuovo consiglio d'amministrazione avrà, innanzitutto, il compito di consolidare il percorso iniziato e rilanciare l’evoluzione di Namasté. «L'assemblea ci ha affidato la guida di una cooperativa che vive un costante equilibrio tra la spinta evolutiva e la necessaria stabilità che una grande operazione deve mantenere», ha spiegato la neo eletta Alice Salvi, che da undici anni fa parte della cooperativa sociale prima come educatrice, poi come responsabile dell'area anziani.

Oltre alla nomina del nuovo gruppo dirigente, l’assemblea soci ha inoltre approvato il bilancio economico del 2024. Un quadro, quello illustrato dal direttore di Namasté Bertoncello, che mette in risalto la crescita del fatturato (arrivato 8,7 milioni di euro), il consolidamento della produzione in tutte le aree di servizi e delle relative marginalità e il sensibile aumento dello stato patrimoniale, in primis dovuto alle acquisizioni di nuovi appartamenti protetti (Tagliuno e Bergamo Broseta).

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