Nuova apertura

Foto Zini: la "Cenerentola" di Oriocenter dove le foto sono ancora puro romanticismo

Pietro Zini racconta: «Non si parla solo di immagini, ma di ricordi e legami. Quella qui a Bergamo è una nuova avventura che ci riempi di entusiasmo»

Foto Zini: la "Cenerentola" di Oriocenter dove le foto sono ancora puro romanticismo
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In un contesto dominato da grandi marchi della moda e della ristorazione, spicca ora una realtà tutta italiana, artigianale e profondamente legata alla memoria e alla bellezza della fotografia: Foto Zini. Con l’apertura del nuovo punto vendita a Oriocenter, l’azienda porta nel cuore di uno dei centri commerciali più grandi d’Europa la sua storia centenaria fatta di immagini, passione e famiglia. Abbiamo incontrato Pietro Zini per farci raccontare come tutto è iniziato e dove sta andando questo affascinante progetto.

Com’è nata la storia di Foto Zini?

«È una storia lunga e affascinante. La prima traccia che abbiamo risale al 1908: una vecchia fotografia con la dicitura “Foto Mode Zini”, firmata da “Aspirante fotografo Giuseppe Zini”. Da lì inizia tutto. Negli anni ’70, a Russi, in provincia di Ravenna, aprì il primo negozio vero e proprio, gestito da Rita e Pierluigi, i miei nonni. Poi, negli anni ’90, mio padre Alessandro - dopo una parentesi come fotografo di moda a Milano - decise di puntare sulla stampa rapida, aprendo un negozio a Ravenna. È stato un successo, tanto che nel giro di poco tempo siamo arrivati ad avere cinque punti vendita».

Poi è arrivata la crisi...

«Esatto, quella del 2008. Ci ha colpiti duramente. Siamo tornati a due negozi, ma non ci siamo mai fermati. Nel 2016 ho iniziato a lavorare anch’io nell’azienda di famiglia e da lì è iniziata una nuova fase. Abbiamo capito che le foto fatte con gli smartphone potevano diventare un punto di forza, se valorizzate nel modo giusto. Così nel 2018 abbiamo lanciato la nostra app per stampare foto con ritiro immediato in negozio. Oggi Foto Zini conta otto punti vendita e abbiamo in programma altre aperture».

Una passione tramandata di generazione in generazione.

«Assolutamente. La fotografia è nel Dna della nostra famiglia da più di un secolo. È un linguaggio che conosciamo bene e che ci emoziona ancora oggi come il primo giorno».

Il vostro è un settore “romantico”, in un certo senso. In un’epoca in cui tutto è digitale, come si spiega il successo di un’azienda come la vostra?

«Per noi la fotografia è molto più di un’immagine. È un ricordo, un momento, un legame. Una foto è qualcosa che merita di essere vissuta, toccata, guardata ogni giorno. Non può rimanere intrappolata nel cellulare. Il nostro lavoro è proprio questo: offrire un pretesto per dare nuova vita a quei momenti speciali. Una stampa su tela, un quadro in casa, sono emozioni che non passano mai di moda».

L’apertura a Oriocenter è una grande sfida. Come la state vivendo?

«Con grande entusiasmo e un po’ di emozione. Oriocenter rappresenta per noi un traguardo importante, ma anche un nuovo inizio. Siamo consapevoli di essere una realtà diversa rispetto ai grandi brand presenti, ma è proprio questa la nostra forza. I primi feedback sono stati molto positivi: c’è voglia di autenticità e di esperienze che sappiano emozionare davvero».

Com’è nata l’idea di aprire proprio qui?

«È successo quasi per caso. Stavamo lavorando alla produzione di cornici e pannelli con un fornitore della Val Brembana e abbiamo deciso di fermarci a Oriocenter per curiosità. Ci siamo chiesti: “Perché non provare?”. Abbiamo mandato una mail per chiedere se ci fosse interesse e meno di un anno dopo eccoci qua».

Avete pensato a un approccio diverso per questo nuovo punto vendita rispetto agli altri?

«No, il nostro approccio rimane lo stesso. Puntiamo sull’artigianalità, sulla relazione con il cliente e sulla qualità del prodotto. Vogliamo che chi entra nei nostri negozi si senta accolto, ascoltato e ispirato».

A oggi, quali sono le dimensioni dell’azienda?

«Attualmente abbiamo otto punti vendita, quasi tutti in Emilia-Romagna, a eccezione di Oriocenter. A breve apriremo un altro negozio. Inoltre abbiamo una sede dedicata allo stoccaggio e alla produzione. In tutto lavorano con noi circa 45 persone».

Ogni apertura porta anche nuove opportunità. Che tipo di persone cercate per far parte del vostro team?

«Cerchiamo persone intraprendenti, solari e affidabili. Dal punto di vista tecnico, è importante avere dimestichezza con smartphone, computer e un po’ di manualità. Chi conosce Photoshop o altri software di grafica ha sicuramente una marcia in più. Ma quello che conta davvero è la voglia di mettersi in gioco e di crescere insieme a noi».

Insomma, Foto Zini non è solo un negozio di fotografie.

«Esatto, è un luogo dove i ricordi prendono forma, dove ogni stampa racconta una storia. In un mondo sempre più veloce e digitale, noi proviamo a rallentare il tempo, a restituire valore ai momenti che contano davvero».

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