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Niente perizia psichiatrica per l'uomo che uccise Tunkara fuori dal Carrefour a gennaio

Reo confesso pochi giorni dopo, per l'uomo, 38enne del Togo, la difesa ha chiesto di valutare la capacità di intendere e di volere

Niente perizia psichiatrica per l'uomo che uccise Tunkara fuori dal Carrefour a gennaio
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Per ora, almeno, non ci sarà alcuna perizia psichiatrica, come richiesto dalla difesa, per Sadate Djiram, l'uomo che il 3 gennaio scorso uccise con undici coltellate Mamadi Tunkara che in quel momento era al lavoro al Carrefour di via Tiraboschi, in passaggio Cividini, a Bergamo.

La perizia

Nell'udienza di smistamento di ieri, 26 giugno, l'imputato era presente e la sua difesa ha chiesto la perizia allo scopo di valutare la capacità di intendere e volere del 28enne, nonché la sua eventuale pericolosità sociale. Secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo infatti, la Corte d'Assise di Bergamo ha valutato la richiesta non ammissibile in questa fase. Si tornerà in aula il 29 ottobre, quando saranno ascoltati tre testimoni e lo stesso imputato.

Cosa era successo

La vittima, 35enne del Gambia arrivato in Italia nel 2016, stava lavorando come addetto alla sorveglianza quando è stato raggiunto e aggredito, tanto che inizialmente si erano diffuse le voci di una rapina finita male. Pochi giorni dopo il delitto, l'uomo sospettato dell'azione, un 38enne del Togo fermato al confine con la Svizzera dove probabilmente stava provando a scappare, aveva confessato.

Non solo, aveva anche spiegato come il movente fosse la gelosia.

La gelosia

Tunkara è stato quindi vittima non di un attacco casuale, ma un'aggressione mirata di Sadate che era convinto che l'uomo avesse una relazione con l'ex compagna, una convinzione che tra l'altro si è dimostrata non avere alcun fondamento.

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