Tragedia

Ex Reggiani, l'ultimo disegno della 14enne: una città in fiamme con la frase «non ha futuro, come me»

Lo aveva realizzato la giovane ucraina, trovata morta nell'ex fabbrica, per l'esame di terza media: nel disegno una ragazza in lacrime, alle sue spalle una città martoriata dalla guerra

Ex Reggiani, l'ultimo disegno della 14enne: una città in fiamme con la frase «non ha futuro, come me»
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Emergono nuovi, tragici dettagli sulla vita della quattordicenne ucraina trovata morta nella ex fabbrica Reggiani nella serata di giovedì, 26 giugno. Tra questi un disegno, da cui trapelava il dolore della ragazzina nel vedere la sua terra nativa - l'Ucraina, da cui era scappata lasciando i genitori per trasferirsi a Ponteranica da nonna e zio - martoriata dagli orrori della guerra.

«Bruciate questo quadro, perché non ha futuro come me»

Il disegno, come riporta Corriere Bergamo, era stato realizzato per l'esame di terza media: avrebbe dovuto sostenere l'orale proprio nella mattinata di quel terribile giovedì. L'ultimo, prima di frequentare, a settembre, l'Isis Mamoli. Nel quadro si vede una ragazza: è triste, piange. Alle sue spalle una città in fiamme, poi alcune scritte in ucraino, cancellate: «Bruciate questo quadro, perché non ha futuro come me».

La quattordicenne era arrivata in Italia tre anni fa, per fuggire dalla guerra. Lì aveva lasciato la madre, il padre si trova in Polonia. A Ponteranica viveva con la nonna e lo zio, che ora non si danno pace per quanto accaduto. Si era allontanata da casa mercoledì pomeriggio, allo zio aveva inviato un ultimo messaggio, la mattina di giovedì: «Non tornerò. Vi voglio bene».

Subito la famiglia si era mobilitata con appelli per ritrovarla, tra i genitori dei compagni di classe e anche sui social. A trovarla era stato proprio lo zio, in serata: aveva saputo che la ragazzina era solita recarsi alla ex Reggiani, così con un cugino è andato a cercarla. Sul braccio, la giovanissima aveva scritto il numero dello zio, che è anche la stessa persona che ha chiamato i soccorsi.

Lunedì l'autopsia e giornata di lutto cittadino

Ancora non c'è nulla di certo, ma le ipotesi sembrerebbero puntare verso una direzione prevalente: quella del gesto estremo. In ogni caso, per non escludere nessuna pista, in Procura è stato aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti. Anche perché sono ancora molte le domande aperte: era sola? Qualcuno l'ha vista ancora in vita, prima del fatto? O precipitare dal tetto del capannone, dove sono stati trovati cellulare, collanine e la borsa?

Lunedì 30 giugno, all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, verrà effettuata l'autopsia, che potrebbe dare qualche risposta in più sul caso. Nel frattempo, durante la stessa giornata, a Ponteranica è stato proclamato lutto cittadino e le bandiere saranno posizionate a mezz'asta.

Commenti
Diego

E c'è di chi si preoccupa perché non viene abbattuta la Reggiani!!!!!! Cavoli, una ragazza ha deciso di togliersi la vita. Chiediamoci , noi tutti, dove abbiamo sbagliato.

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