Retegui via? Provocazione: con i 60 milioni incassati paghiamo la clausola di Kean
Se davvero bisogna rinunciare al capocannoniere del torneo, perché non provare a prendere il suo vice? Ha un prezzo definito e giocherebbe la Champions

di Fabio Gennari
Una suggestione, un'idea di mezz'estate arrivata tra una riflessione e l'altra sul futuro dell'attacco atalantino. Si parla molto di Retegui e Lookman, girano nomi come quelli di Lucca, Raspadori, Paixao e Daghim e allora, in attesa di capire cosa davvero accadrà al capocannoniere del campionato, buttiamo lì una provocazione: in caso di partenza di Retegui, perché non pagare la clausola da 52 milioni che permetterebbe di ingaggiare Kean della Fiorentina? Certo, la volontà del giocatore è decisiva, ma nella ridda di voci che circolano questo tipo di strada sarebbe decisamente interessante.
Il centravanti viola, spalle alla porta, è complicatissimo da affrontare. I gol segnati in campionato sono stati 19 (contro i 25 di Retegui) e fino a metà luglio c'è la possibilità di acquistarlo a una cifra definita, quindi andrebbe "solo" trattato con lui l'ingaggio.
Non che sia un problema da poco, ma lo scenario potrebbe essere questo: gli arabi offrono dai 45 ai 50 milioni con uno stipendio a Retegui da 15 a salire? Bene, se l'argentino aprisse alla destinazione (tutto ancora da capire) forse è il caso di valutare velocemente anche la pista Kean. Che a Bergamo, tra l'altro, giocherebbe da protagonista la Champions.
Sembra di essere nel campo del fantacalcio, 52 milioni per un giocatore l'Atalanta non li ha mai spesi, ma è vero anche che mai ha avuto in rosa un capocannoniere di A con 25 gol all'attivo. Le cifre che girano per Retegui permetterebbero di pagare la clausola di Kean (e avanzerebbe, forse, pure qualcosa), l'attuale centravanti della Fiorentina piace a tanti ma forse solo la Dea e le inglesi hanno la possibilità di pagare subito quella cifra. Magari resterà un'idea di mezz'estate ma, almeno sulla carta, non pare affatto una prospettiva impossibile.