Triste, ma inevitabile

Koopmeiners, Retegui e la conferma che nel calcio di oggi i valori sono sempre meno

Ci sono momenti in cui la voglia di giocare per una maglia è forte, altri in cui i soldi vengono prima di tutto. Brutto dirlo, ma è la verità

Koopmeiners, Retegui e la conferma che nel calcio di oggi i valori sono sempre meno
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di Fabio Gennari

Premessa: una proposta da 20 milioni di euro all'anno per quattro anni è qualcosa di irrinunciabile. Soprattutto se il "peso" dei soldi supera ogni altra cosa.

In attesa della fumata bianca, della chiusura ufficiale e del viaggio di Retegui verso l'Arabia, resta qualcosa che va oltre a ragionamenti tecnici e movimenti di campo. Perché questi ragazzi, alla fine della fiera, non vivono da eremiti e hanno vicino persone che li consigliano. Li seguono. Li influenzano. E nel caso del numero 32 nerazzurro, la pressione della famiglia è stata forte.

Si dice che Retegui, anche sulla scorta di quanto ha fatto in campo con l'Atalanta - e l'Atalanta gli ha dato la possibilità di fare -, ci stesse ancora pensando. Al termine della passata stagione aveva parlato di come la Premier fosse, per lui, qualcosa di molto interessante. Invece alla fine se ne va in Arabia, con la concreta possibilità di uscire dal giro del calcio che conta, anche per quanto riguarda le chiamate con l'Italia. Evidentemente, sulla bilancia dei valori, questo "dettaglio" conta meno dei 20 milioni all'anno di stipendio.

Ricordate Koopmeiners? Il centrocampista olandese l'anno scorso si tirò fuori dalla mischia mandando certificati perché voleva la Juventus. Rifiutò anche di giocare Atalanta-Real Madrid a Varsavia, per andare alla Juventus. Ognuno è responsabile delle sue scelte, ma la verità è che oggi, ancor di più da quando gli arabi sono sbarcati sul mercato, la volontà dei giocatori (sia di venire che di andare via) pesa infinitamente di più di contratti, prestigio della maglia e possibilità di crescita sul piano tecnico. È brutto da dire, ma rendersene conto è il primo passo per non farsi condizionare, negativamente, a ogni notizia.