Boltiere, truffatrice inganna un'anziana per abbracciarla e le ruba la collana
Una giovane donna ha ingannato un'86enne fingendosi una sua cara per sottrarle un gioiello dal valore affettivo inestimabile

In apertura immagine creata con intelligenza artificiale
Nella mattinata di mercoledì 9 luglio, a Boltiere, un'anziana di 86 anni è stata vittima di un furto vile e meschino: una giovane sconosciuta l'ha avvicinata con fare amichevole per poi sottrarle una collana di grande valore affettivo.
La vittima, Giulia Dolci, stava tornando a casa dopo aver sbrigato alcune commissioni in centro quando, intorno alle 10.30, si è trovata protagonista di una situazione che inizialmente le era sembrata normale.
La ricostruzione
«Arrivata all'altezza di vicolo Orefici ho notato un'auto ferma con un uomo alla guida» ha spiegato la donna ai colleghi di Prima Treviglio. Nonostante l'avesse insospettita la presenza del veicolo in un vicolo senza uscita, ha proseguito il suo cammino verso casa in vicolo Testa.
È proprio davanti alla sua abitazione che si è consumata la truffa. Una giovane bionda, sui vent'anni con i capelli raccolti in coda, si è avvicinata alla signora Dolci con modi cordiali e rassicuranti. La malvivente ha dimostrato particolare abilità nel mettere a proprio agio la vittima, salutandola come se la conoscesse da tempo.
L'inganno dell'abbraccio
«Mi son chiesta chi fosse, ma subito dopo si è avvicinata salutandomi. Io conosco tante persone e non mi ricordo di tutti così ho ricambiato il saluto», ha raccontato l'86enne, che fa parte dell'associazione "Fili d'argento" del paese. La truffatrice ha mostrato interesse per le condizioni di salute dell'anziana, chiedendole il motivo del bastone, e ha tentato di alleggerirla delle borse che portava, senza però riuscirci.
Non riuscendo nell'intento di impossessarsi della borsa, la giovane ha cambiato strategia ricorrendo a un espediente particolarmente vile: ha chiesto di poter abbracciare e baciare l'anziana «come se fosse sua nonna». Un gesto che dovrebbe esprimere affetto e che invece nascondeva l'inganno.
Il colpo e la fuga
Durante quell'abbraccio apparentemente affettuoso si è consumato il furto. «Nel momento che mi ha abbracciato ho subito sentito che mi stava rubando la collana con la foto di mio marito che porto al collo da trent'anni», ha riferito la vittima. La malvivente, probabilmente munita di un piccolo tronchesino, è riuscita a tagliare la catenina in pochi secondi.
Immediatamente dopo il furto, la giovane si è data alla fuga correndo verso il fondo del vicolo, dove l'attendeva l'automobile notata in precedenza dalla signora Dolci. Il piano era evidentemente orchestrato nei minimi dettagli, con un complice pronto a favorire la fuga.
«Ho urlato con tutta la voce, ma non si è affacciato nessuno», ha aggiunto l'anziana, che ha descritto la truffatrice come una persona dall'aspetto curato e ben vestita, anche se con una pronuncia italiana imperfetta, forse simulata.
L'allarme della comunità
L'episodio ha profondamente colpito la comunità di Boltiere, non solo per la gravità del gesto ma anche per le modalità particolarmente spregevoli utilizzate. La signora Dolci ha sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri di Zingonia, fornendo una descrizione dettagliata sia della truffatrice che del complice alla guida dell'auto.
«Bisogna stare attenti», ha avvertito l'86enne, sottolineando come l'aspetto rassicurante della malvivente abbia reso più insidioso l'inganno. Le forze dell'ordine raccomandano sempre la massima prudenza, soprattutto quando sconosciuti si avvicinano con atteggiamenti troppo confidenziali o affettuosi.