A Grassobbio s'è dimessa l'assessora Cristina Chioda: «Voleva revocarmi la delega»
È la seconda a lasciare nel giro di un anno. Nella lettera che ha scritto si riferisce al sindaco Bentoglio. E parla anche della «mancanza di fiducia riscontrata in più momenti»

di Stefano Nava
Comune di Grassobbio, si dimette Cristina Chioda sia dalla carica di assessora che da quella di consigliera. Subentra, al suo posto, Paolo Ceribelli, primo degli esclusi alle comunali 2024. Dopo la notizia apparsa su L’Eco di Bergamo circa le dimissioni dell’ormai ex assessore Cristina Chioda, ecco il Consiglio comunale che viene chiamato alla ratifica, primo e secondo punto dell’ordine del giorno su sette, che riscuotono il maggior interesse dei cittadini grassobbiesi dopo queste dimissioni improvvise.
Dopo il consueto appello per la legalità della seduta (assenti solo i consiglieri Marco Carrara e Cristina Rossi per impegni personali), il sindaco Manuel Bentoglio prende la parola, dopo aver letto la lettera di Chioda all’assemblea: «Volevo ringraziarla per quanto ha fatto. L’assessorato che aveva lei, al momento, lo terrò io».
La lettera di Cristina Chioda, ex assessore alle Politiche sociali e giovanili, cultura e istruzione, è stata scritta il 23 giugno all’indirizzo del sindaco, del segretario comunale Leonilde Concilio, al consiglio comunale tutto, ai dipendenti del Comune e ai suoi concittadini, che sono stati i primi a credere in lei, votandola.
«La mia decisione è motivata da divergenze rispetto agli accordi, alle tempistiche e modalità di approccio della sua amministrazione. La scelta è rafforzata dalla sua volontà più volte espressa di revocarmi la delega di assessore a fronte di sue aspettative disattese e dalla mancanza di fiducia in più momenti riscontrata che non mi consente di proseguire nell’incarico con la necessaria coerenza, convinzione ma soprattutto senza la comunicazione ed il supporto indispensabile per gestire al meglio l’incarico da lei assegnatomi. Desidero esprimere le mie scuse ai concittadini elettori per il poco tempo trascorso in carica e per non aver potuto portare a termine i progetti e le iniziative che avevo intrapreso e che erano nelle mie intenzioni, in più contesti dichiarate. Tuttavia, nutro la speranza che il mio successore possa portare avanti positivamente i progetti e le iniziative che abbiamo avviato e che possa continuare a lavorare per il bene della nostra comunità».
Al momento l’assessorato della dottoressa Chioda torna nelle mani del primo cittadino, in attesa di nuova nomina. Prima di lei aveva lasciato l’incarico, dimettendosi, anche la dottoressa Marta Omacini: l’amministrazione Bentoglio in un anno perde due pedine importanti del suo schieramento (...)