Nerazzurri e felici

Abbonamenti esauriti in un'ora, Roberta la prima della fila allo stadio (40 ore di attesa!)

La 59enne di Pedrengo ha passato due notti ai cancelli del Gewiss ed è riuscita a ottenere il tagliando, come il marito e i figli

Abbonamenti esauriti in un'ora, Roberta la prima della fila allo stadio (40 ore di attesa!)
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di Fabio Gennari

Poco dopo le 12, Atalanta ha comunicato che gli abbonamenti per la stagione 2025/26 (Serie A e Ottavi di Coppa Italia) sono esauriti. Aperta alle 10, la vendita libera si è chiusa praticamente subito con gli ultimi mille posti a disposizione polverizzati nel giro di un'ora.

Qualcuno è riuscito a farlo online, circa 150 appassionati erano invece in coda fuori dai cancelli dello stadio. La prima ad arrivare, che è stata anche la prima a sottoscrivere il suo abbonamento in Pisani, si chiama Roberta Cassina, 59 anni di Pedrengo e super tifosa della Dea.

«Sono arrivata giovedì (10 luglio) alle 18 allo stadio - racconta - per vedere se e quante prelazioni erano andate a buon fine e mi hanno detto che avevano rinnovato il 98 per cento degli aventi diritto in Pisani. C’erano pochissimi posti liberi, ho chiesto se potevo star lì fuori a tenere il posto (dato che ero la prima) e anche dormire ai cancelli e mi hanno detto di sì. Avevo in macchina un piumone, la sdraietta e mi sono piazzata».

Un'impresa lunga 40 ore, un posto in primissima fila conquistato agendo d'anticipo e un lieto fine che alle 10.03 si è materializzato.

«Ci tenevo troppo, erano otto anni che provavo ad abbonarmi. Mio marito, che di anni ne ha 62, e i nostri tre figli sono tutti abbonati in Pisani: avevo troppa voglia di esserci anche io e sono davvero felice di esserci riuscita. Tra l'altro, ciascuno di noi poteva fare al massimo quattro abbonamenti e alla fine ho aiutato tre persone che erano lì con noi».

Passione, altruismo e voglia di esserci. Indipendentemente dalla categoria. «Avrei fatto la stessa cosa anche senza la squadra in Champions League o se fossimo stati in Serie B, ci tengo a sottolinearlo. Fai due notti allo stadio dormendo per terra per l'Atalanta, non per la categoria».

Complessivamente, dal racconto della 59enne di Pedrengo emergono anche dettagli interessanti di come i tifosi si sono organizzati. «Oltre a chi era in coda, si sono fermati in tanti a chiedere se ci serviva qualcosa. Giovedì un ragazzo in moto ci ha fatto i complimenti per la costanza e ha lasciato una busta con acqua, succo di frutta e patatine. Mio marito mi è stato vicino praticamente per tutte le 40 ore, la prima sera ho mangiato una pizza d'asporto sulle scale e alle 23 di giovedì sera eravamo una manciata a dormire sulle scale. Venerdì mattina un gruppo di ragazzi si è presentato e ci siamo organizzati con i numerini, è andato tutto davvero bene. Sono troppo felice, adesso siamo tutti e cinque abbonati alla Dea!».