Con il maltempo decine di piante cadute... e rimosse in poche ore ad Alzano Lombardo
Rami, alberi spezzati e strade bloccate: la Protezione Civile in campo dal tramonto all’alba per mettere in sicurezza la città

di Clara Scarpellini
La sera di lunedì 7 luglio, un violento nubifragio ha colpito Alzano Lombardo. Francesco Rossoni, presidente della Pvc (Protezione volontaria civile) del Comune, racconta quella notte come una vera e propria maratona contro il tempo e la natura: «Intorno alle 22 ho radunato quattro volontari e siamo partiti. Abbiamo iniziato con un albero caduto sulla provinciale, zona Polini Motori. Con la motosega l’abbiamo tagliato e liberato la strada. Poi un ramo su un’auto in via Zanchi, pioppi in mezzo alla strada nella zona dell’Oasi delle Oche, montagne di sterpaglie lungo la salita per Burro».
Un lavoro incessante e faticoso: «C’erano ramaglie lunghe anche cinque o sei metri, con diametri di venti o trenta centimetri. In quattro facevamo fatica a gestirle». La notte si è conclusa alle 4 del mattino, dopo aver liberato via dei Corni, dove una quercia gigante era crollata su un parcheggio, schiacciando tre auto, una delle quali completamente distrutta.

Durante le ore dell’emergenza, i volontari hanno fatto i conti anche con una vera valanga di segnalazioni. «Ogni cinque minuti squillava il telefono - racconta Rossoni -. Abbiamo girato in lungo e in largo tutte le strade di Alzano». A poco più di una settimana dal nubifragio, la città è in fase di pulizia, e servirà almeno un mese per ripristinare ogni angolo.
Sempre all’opera
Nemmeno il tempo per una vera dormita, e all’alba dell’8 luglio i volontari erano di nuovo operativi. «Doccia veloce, un paio d’ore di sonno, e siamo ripartiti - spiega Rossoni -. Siamo tornati nella zona dell’Oasi delle Oche e poi sulla pista ciclabile vicino al cimitero, dove era caduta un’altra pianta».
Nei giorni successivi sono cominciati i sopralluoghi con il Comune per pianificare gli interventi (...)